Ivan Bianchi, “Vista sul Cremlino, con al centro la ‘Campana dello Zar’, Mosca, 1855”.
Ivan Bianchi, “Vista sul Cremlino, con al centro la ‘Campana dello Zar’, Mosca, 1855”.
Ivan/Jean/Giovanni Bianchi (1811-1893), artista ticinese, pioniere della fotografia in Russia.
Immagine: Ivan Bianchi, “Vista sul Cremlino con al centro, la ‘Campana dello Zar’, Mosca, 1855”. Iscrizione sulla foto, in negativo, in basso a sinistra “Moscou, Vue du Cremlin, 1855, J. Bianchi”.
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La ‘Campana dello Zar ‘ è un'enorme campana in mostra al Cremlino. È la più grande campana esistente: venne commissionata dalla sovrana Anna, nipote di Pietro il Grande.
La ‘Campana dello Zar’ pesa 216 tonnellate, con un'altezza di 6,14 m e un diametro di 6,6 m. È stata ricavata dal bronzo fuso ad opera di Ivan Motorin e del figlio Michail nel periodo 1733-1735. Ornamenti, disegni e iscrizioni sono di V. Kobelev, P. Galkin, P. Kokhtev, P. Serebrjakov e P. Lukovnikov.
La campana non ha mai suonato: durante un incendio scoppiato nel 1737, un grosso pezzo di 11,5 tonnellate si staccò mentre era ancora nella fossa di colata.
Nel 1836, la ‘Campana dello Zar ‘ e il pezzo staccato furono posti su una base vicino al Campanile di Ivan il Grande nel Cremlino di Mosca, accanto al cannone ‘Tsar Pushka’.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.