Piero Bianconi raccontato da Renato Martinoni
Piero Bianconi raccontato da Renato Martinoni
Piero Bianconi nacque a Minusio nel 1899 e morì, sempre a Minusio, nel 1984. Completò dapprima un apprendistato commerciale per poi diventare maestro e laurearsi infine a Friburgo con una tesi su Giovanni Pascoli. Dopo un periodo all’estero fu lettore all’università di Berna e poi docente di francese e storia dell’arte alla magistrale di Locarno. Oltre a scrittore fu anche traduttore delle opere di Goethe, Butler, Diderot, Rousseau, Voltaire, Balzac, Alan-Fournier e Ramuz e si occupò di storia dell’arte, con opere dedicate fra gli altri a Bosch, Grünewald, Lotto, Piero della Francesca e Correggio. Iniziata la propria carriera di scrittore con Ritagli (1935), raggiunse un primo significativo traguardo letterario con Croci e rascane (1943); l'opera più notevole resta tuttavia Albero genealogico (1969).
Questo servizio di Fabio Calvi è andato in onda l'11 maggio 2002 del programma televisivo «Eclettica». Il professor Renato Martinoni, autore di antologia dell’autore (Antologia di scritti, 2001), ne commenta alcuni brani.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.