Olio di noci e carta
Articolo uscito nel novembre 2018 sul periodico TeneroinContra
Il nostro Comune custodisce due frantoi. Uno è situato a Contra, a lato della piazza, e l’altro a Tenero, nei pressi del terreno su cui sorgeva la Cartiera. Il primo risale al 1653, il secondo al 1926. Entrambi sono costituiti da una o due macine (molazze) rotative situate all’interno di una vasca. Pur sfruttando lo stesso principio meccanico (frantumazione attraverso la pressione esercitata dalle molazze) erano destinati a scopi molto diversi.
IL FRANTOIO DI CONTRA
Il frantoio di Contra è in pietra ed è composto da una vasca e da una macina. Al centro vi era un perno di legno attorno al quale ruotava la macina. Il manufatto presenta diverse incisioni. Sulla vasca si leggono «1653», probabile anno di costruzione, e la scritta «TRASP 1870», che suggerisce un’ubicazione originaria diversa (trasportato nel 1870?). La macina porta invece la scritta «IL[?] C[ristofo] Ro FV AdAMI FeC[i]T I[n] A[nno]1, con un chiaro riferimento alla famiglia D’Adami, patrizia di Contra. Fino alla fine del secolo scorso era ubicato nello scantinato del Palazzo comunale.
IL FRANTOIO DI TENERO
Di tutt’altra fattura e destinazione è invece il frantoio di Tenero. Questo macchinario, composto da una vasca di ferro e due macine di pietra, era azionato da un motore elettrico. In rilievo porta la scritta «J.M. VOITH HEIDEN- HEIM 1926 No 299», il nome della ditta produttrice tedesca tuttora attiva nel settore delle macchine. (…)
Autore articolo: Mario Canevascini
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Archivio Museo della Memoria: MDM0366
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L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.