Incontro con lo scrittore Paolo Gir
Incontro con lo scrittore Paolo Gir
Paolo Gir, scrittore poschiavino, nacque nel 1918 a Schanf, in Engadina, figlio di un artigiano. Dopo gli studi dell’obbligo a Poschiavo (dove conobbe Giovanni Luzzi e Felice Menghini) e aver frequentato l’Università a Perugia, inizia una carriera come traduttore e redattore presso l’amministrazione cantonale di Coira. Le sue traduzioni facilitarono non poco lo scambio fra le aree linguistiche; la sua attività in favore della cultura italiana gli venne riconosciuta tra l’altro con il conferimento da parte dello stato italiano del titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica. Svolse pure un’intensa attività letteraria, sia come poeta che come saggista e narratore. Temi ricorrenti nella sua opera sono la natura e la memoria, in particolare i ricordi d’infanzia. In essa si trova anche una “sorta di dialettica realtà-immaginazione per cui, in certi racconti, da un dato di partenza banale e quotidiano si giunge a poco a poco ad un’atmosfera irreale, talvolta ai limiti dell’inquietante e dell’incubo” .
Nella puntata del programma televisivo «Il Quotidiano» del 25 gennaio 1997 Sergio Raselli incontra lo scrittore grigionese in occasione della pubblicazione del suo ultimo racconto, intitolato La rifugiata, che egli contestualizza e commenta. Con questa opera per la prima volta l’artista si stacca dal contesto autobiografico e approfondisce invece le problematiche legate alla droga, all’emigrazione e agli emarginati.
Fonte: Antonio Stäuble, Scrittori del Grigioni Italiano, Locarno, Armando Dadò editore, 2008
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.