Piero Bianconi, ieri e oggi
Piero Bianconi, ieri e oggi
Girato a Minusio e a Mergoscia, il 31 maggio 1979 la TSI mandò in onda questo documentario di Adriano Soldini dedicato allo scrittore e storico dell’arte ticinese Piero Bianconi in occasione del suo ottantesimo anniversario.
A pagina 10 del settimanale «Teleradio» in edicola per la settimana dal 26 maggio al 1 giugno1979, Adriano Soldini presentava il servizio con queste parole:
Lo scrittore Piero Bianconi compie gli ottant’anni. La festosa circostanza è occasione per rendere merito a uno dei più incisivi e fecondi testimoni del Ticino di oggi e del Ticino di ieri. Uomo di formazione e d’interessi culturali che vanno ben oltre i confini di una provincia culturale come dimostrano i molti scritti di critica e di storia dell’arte e le monografie dedicate a grandi artisti italiani ed europei di ogni tempo, traduttore assiduo di opere letterarie, egli è tuttavia profondamente e intimamente legato al Ticino, ai suoi aspetti più veri e minacciati che affondano le ragioni umane, storiche e civili in una realtà che purtroppo va snaturandosi e perdendosi. È stato detto che Piero Bianconi ci ha insegnato a vedere il nostro paese con occhi nuovi cioè cercando di ridarci spirito e immagini che superassero una certa visione di maniera e banalmente artefatta. Nella parte migliore e meno occasionale della sua opera si respira infatti vigore e acutezza di giudizio, novità di rappresentazione del nostro paese e della nostra gente, amore e prontezza assidua di osservazione dei luoghi e della vita, delle testimonianze del passato quali lezioni e monito per il presente. La sua lunga opera di scrittore, dal lontano «Croci e rascane», ritratto inconsueto e nuovo del nostro paese, alla rievocazione pervasa di pietà per il mondo dell’emigrazione e della fatica di ieri che ispira il più recente libro «Albero genealogico», attraverso innumerevoli contributi alla conoscenza del paese e di noi stessi, costituisce un lavoro a cui è giusto rendere omaggio di riconoscenza e di riflessione.
Adriano Soldini
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.