Walter Kurt Wiemken nel Medrisiotto
Walter Kurt Wiemken nel Medrisiotto
Girato a Castel San Pietro, questo servizio di Gino Macconi e Ludy Kessler andò in onda nel programma televisivo «Situazioni e testimonianze» il 30 novembre 1972.
Nato a Basilea il 14 settembrie 1907, Wiemken morì a Balerna il 23 gennaio 1941. «OltreconfiniTI», dedica questo ritratto al pittore svizzero:
Pittore basilese colpito da neonato dalla poliomelite, soffrì sempre delle conseguenze della malattia. Sin dall’infanzia ricevette pertanto regolari cure sanatoriali in Ticino. Si formò alla Kunstgewerbeschule a Basilea (1923-27), trascorrendo le vacanze nel nostro Cantone. Tra il 1926 e il 1927 soggiornò nel Mendrisiotto, avvicinandosi al gruppo di artisti basilesi “Rot-Blau”, in particolare ad Albert Müller e Hermann Scherer. Nel 1927 frequentò un semestre alla Kunstgewerbeschule a Monaco e approfondì la conoscenza della pittura espressionista. Tornò in Ticino nel 1929; qui frequentò Ernst Musfeld e Otto Staiger e dipinse i paesaggi del Mendrisiotto. Quattro anni dopo passò un periodo di convalescenza tra Besazio, dove incontrò Cornelia Forster e Ignaz Epper, Tremona e Agnuzzo (da Han Coray). Il pittore aveva una casa a Castel San Pietro, che raggiunse nel 1940 per un periodo di vacanza, durante il quale morì nelle gole della Breggia per cause incerte.
Nel 2003, il Museo d’arte Mendrisio gli dedicò una retrospettiva, introducendone l’opera con questa scheda:
Wiemken soggiornò a più riprese nel Mendrisiotto, fin dall’inizio della sua attività artistica, verso il 1925. Nei paraggi di Mendrisio perse infine tragicamente la vita nel 1941. Rimangono della regione alcuni bellissimi paesaggi, a olio e a matita, e sono ben noti i legami d’amicizia che strinse con alcuni esponenti del Rot-blau e con diverse altre personalità (Musfeld, Wülser, C.Forster, Steiger) di quella folta schiera di artisti che si installarono all’inizio del secolo nel Mendrisiotto. Ma nonostante i suoi continui sopraluoghi nel Mendrisiotto con ricorrenti richiami alla regione ticinese nella sua opera pittorica e grafica, mai prima d’ora è stata organizzata da un istituto museale ticinese una rassegna significativa su quest’importante e originale esponente dell’arte moderna svizzera.
Con questa rassegna il Museo d’arte di Mendrisio offre quindi l’occasione di conoscere al meglio l’opera di questo ancor troppo poco conosciuto artista, anche in quella particolare regione - il Ticino della prima metà del ‘900 - dove trovarono ideale luogo di creazione circa trecento artisti svizzero tedeschi.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.