«Racconto spontaneo» di Bruno Soldini: «Tempus Fugit»
«Racconto spontaneo» di Bruno Soldini: «Tempus Fugit»
Mandato in onda dalla TSI il 26 settembre 1997, «Tempus Fugit» è un «Racconto spontaneo» di Bruno Soldini. È ambientato in Val Colla e nei dintorni di Lugano, assegnando il ruolo principale ad Angelo Frigerio.
La presentazione del film di Bruno Soldini si leggeva a pagina 17 del settimanale «Tele Radio 7», in edicola per la settimana dal 21 al 27 settembre 1997:
Angelo Frigerio come non l’avete mai visto in un ruolo che gli si attaglia alla perfezione
Un ruolo che gli si attaglia alla perfezione. Il personaggio principale del nuovo film di Bruno Soldini, “Tempus fugit”, si chiama come lui: Angelo. E come lui nutre una grande passione per la natura. Nella sua prima prova davanti alle telecamere, Angelo Frigerio, “il signor maestro” voce di tante trasmissioni radiofoniche, interpreta la vicenda di un pensionato ancora ricco di interessi e curiosità. Un uomo estroso appassionato di poesia e la musica. Una sera d’estate però, sul monte in cui ama trascorrere la bella stagione, una disgrazia lo priva della compagnia della moglie. Nel cuore della sua famiglia cerca di ritrovare la tranquillità...
Le riprese del film sono state effettuate nella Svizzera italiana.
A pagina 23 dello stesso numero di «Tele Radio 7» si leggeva:
Settant’anni e un sorriso
Angelo Frigerio è bravissimo nel nuovo film “spontaneo” di Bruno Soldini
Interpreta un pensionato estroso, più combattivo del “tempo che fugge”
Bravissimo Angelo Frigerio. AI suo primo ciak davanti alle telecamere nel nuovo film scritto e realizzato dal regista in forza alla TSI Bruno Soldini, il “signor Maestro” di tante trasmissioni radiofoniche interpreta con umanità il ruolo di un personaggio che si chiama come lui. “Tempus fugit” — in onda alla Televisione Svizzera venerdì 26 settembre in prima serata — racconta la vicenda di Angelo, un pensionato ancora ricco di interessi e curiosità, che ama la natura. Un uomo estroso con la passione per la poesia e la musica. Una sera d’estate però, sul monte in cui ama trascorrere la bella stagione, una disgrazia gli cancella la compagnia della moglie. Improvvisamente Angelo si ritrova solo, costretto a ricorrere per le sue necessità ad un nipote — sempre troppo impegnato dal lavoro e dalla famiglia per potersi occupare del vecchio zio. Fatti di vita quotidiana, che intessono l’esistenza di chiunque, dove gli affetti e i guai hanno dimensione familiare. Pagine di sceneggiatura affidate alla forza di attori non professionisti. Si muove lungo questo doppio binario la particolarità che da anni caratterizza il modo di lavorare di Soldini, con i suoi film “spontanei”. Un esempio: in “Tempus fugit”, come nella nostra vita di tutti i giorni, l’uso dell’italiano si mescola nel corso della storia a quello del dialetto. Le riprese sono state effettuate in Val Colla e nei dintorni di Lugano. Accanto a Frigerio, tra gli altri, compaiono sul piccolo schermo Danilo Bianchi (il nipote), Carlo Steiger (il giudice),
Enrico Cereghetti (l’amico cacciatore), Gertrude Tilocca (la moglie), Irene Verda (la nuora). I componenti della squadra tecnica: Filippo Pedrozzi (fotografia), Romano Cavazzoni (cameraman), Alberto Buletti ed Enzo Ferrari (suono diretto), Danny De Ritis (montaggio), Renato Soldini (sonorizzazione).
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.