Torricella-Taverne, il comune e il suo Patriziato
Torricella-Taverne, il comune e il suo Patriziato
Torricella-Taverne e il suo Patriziato
Una interessante e voluminosa pubblicazione, voluta dagli editori; Il Patriziato e il Comune di Torricella-Taverne, un' idea maturata negli anni ‘96/98. Nel 2010, veniva approvato il progetto e terminata la stampa nel mese di novembre del 2012. Un elegante ed esaustivo documento di oltre 782 pagine, curato in modo impeccabile dagli storici: Raimondo Locatelli e Adriano Morandi con la collaborazione dei coautori, Peppino Manzoni e Giorgio Conti e di altre molte persone che, “in tanti modi hanno messo a disposizione dati, informazioni e moltissimi documenti ed in particolare una quantità notevole di bellissime fotografie con un titolo eloquente “HOMINES LOCI TORREXELLE ET TABERNAURUM” che, come si può leggere nell’introduzione degli autori a pag. 9 è; “Salvare tutto ciò che è possibile del nostro patrimonio storico e rendere pubblici gli aspetti principali “, moltissime sono le persone che si sono messe a disposizione per la buona riuscita dell'opera e, citarli tutti, senza dimenticare qualcuno sarebbe impossibile, dalla Commissione libro ad hoc, per la “Storia Patriziato Storia del Patriziato di Torricella-Taverne” presieduta da Gianfranco Giabbani, fino alla Graficomp SA di Pregassona per il layout e impaginazione, la Fratelli Roda SA di Taverne per la stampa e gli “sponsor”, una trentina di ditte ed aziende, che con il loro prezioso contributo hanno permesso di portare a termine questa preziosa pubblicazione. Da pagina 507 a pagina 519, si parla in modo esaudiente del castello di Torricella e del suo creatore, arch. " Michele Trefogli , (1838-1928) che nel 1860, emigra, come tanti altri suoi compaesani e Ticinesi, nell' America del Sud e più precisamente nella capitale del Perù, Lima, dove si fa una posizione invidiabile, quale architetto. La descrizione e i testi sono completati da interessantissime fotografie dei vari ambienti e dei decori interni. A completamento, per chi volesse approfondire l'argomento, sul CdT del 29.05.2021 a firma Carlo Silini, è possibile leggere l'interessante articolo "Sono cresciuto in un castello tra stanze proibite e vita contadina" dove Michele Trefogli, giornalista di lungo corso della RSI, racconta l'epopea della sua famiglia, di storie di emigrazione, di architetti e di artisti.
N.d.R. per chi fosse interessato al volume, mi risulta che lo stesso sia ancora disponibile presso la cancelleria del comune.
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L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.