Lapide a ricordo di Francesco Orlandi. L'epitaffio legge:

«Francesco Orlandi. Avvocato savio in ragione e in pratica, padre agli indigenti, amico degli infelici, con dignità e giustizia sostenne cospicue cariche nella repubblica. Ma o sventura, nel MDCCCXXXIX lasciò ogni cosa più caramente diletta e alli VIII gen. MDCCCXLVI d'anni LXII, compì esule in Brusimpiano sua vita affannosa. Esempio carissimo di cristiana rassegnazione, or qui posa accanto alla diletta moglie, Teresa, e di Giambattista Quadri, madrefamiglia solerte, pia, ingenua, modesta nella prospera costante e nell'avversa fortuna, ita al signore il IX dic. MDCCCXLI dell'età sua alli soli XXXVI. Antonio, Martina e Sofia ai genitori ottimi amatissimi posero lacrimando questa memoria.»

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A pochi passi dall'attuale cimitero di Neggio, sorge il ben più antico cimitero vittoriano, ormai abbandonato e caduto in rovina. Tutelato dall'Ufficio dei beni culturali in quanto bene protetto, dell'architettura originale non sono rimaste che poche lapidi ed edicole, alcune ancora in buono stato, altre fatiscenti. Poco si sa sulla sua costruzione e su coloro che ivi riposano, se non che si trattasse prevalentemente di patroni di Neggio vissuti tra l'ottocento e i primi del novecento.