Palazzo Gamboni a Comologno
Palazzo Gamboni a Comologno
Palazzo Gamboni è una dimora signorile inserita nella parte vecchia del villaggio di Comologno. Il palazzo fu edificato, attorno al 1730, da tale Remigio Gambonino, originario di Spruga, frazione di Comologno, titolare di commerci in Francia, dove era emigrato come molti altri Onsernonesi e dove aveva fatto allestire il progetto della casa dove intendeva ritornare a concludere la sua esistenza. Remigio Gambonino era imparentato con i membri della famiglia Remonda che pure si erano arricchiti in Francia e che avevano fatto costruire gli altri importanti palazzi di Comologno, palazzi che, soprattutto nel settecento, con le loro forme imponenti creavano un evidente contrasto con la modesta edilizia rurale locale. All’inizio del XX secolo, il proprietario di allora, Pietro Giacomo Gamboni, anch’egli come molti altri suoi compaesani emigrato a Ginevra, allestì interessanti progetti di trasformazione del palazzo che tuttavia non riuscì poi a realizzare: tra questi la costruzione di una torre simile a quella del Castello della Barca. L’importanza odierna del Palazzo non sta solo nella sua storia, che è simile a quella di parecchie altre dimore borghesi ticinesi, ma anche e soprattutto nel fatto che vi è conservata una parte cospicua della mobilia, degli arredi e delle suppellettili originali, integrati con altri ottocenteschi e di inizio del XX secolo.
Alcuni abitanti di Comologno, su incarico del comune nel 2001, hanno restaurato con cura la casa patrizia trasformando l’ala vecchia del Palazzo Gamboni in un albergo che da l’idea di un museo con possibilità di alloggio.
Questo servizio di Loriana Sertoni dedicato a Palazzo Gamboni andò in onda nel programma televisivo intitolato «In compagnia» il 12 aprile 2001. Gli intervistati sono Franco Remonda e Bixio Candolfi.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.