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L’enigma Tewanna Ray (prima parte)

23 ottobre 2006
RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Articolato in due puntate andate in onda il 23 e il 24 ottobre, nel 2006 l’allora TSI realizzò uno sceneggiato di Vittorio Barino e Renato Martinoni liberamente tratto da «Il tramonto degli Dei. Storia e romanzo di Cervo Bianco» di Renato Martinoni. Nelle pagine del portale «viceversaletteratura.ch» si legge una intervista di Pierre Lepori a Renato Martinoni a proposito del romanzo ispiratore dello sceneggiato televisivo, i cui interpreti e personaggi principali sono: Danny Quinn: Tewanna Ray, Edgard Laplante; Valeria Ciangottini: Contessa Mélanie Kewanger; Michel Altieri: Conte Duli Kewanger; Chantal Martinoni: Contessina Atta Kewanger; Michele Bottini: avvocato Alberto De Filippis; Franco Trevisi: procuratore Brenno Gallacchi; Cecilia Broggini: Lidia; Roberto Accornero: dottor Emilio Sacchi; Maurizio Trombini: comandante Girolamo Ferrario.

A pagina 5 del settimanale «Ticino 7» in edicola per la settimana dal 22 al 28 ottobre 2006, si presentava con queste parole lo sceneggiato, di cui è regista Alessandro Maccagni:

Oggi e domani in prima serata 1511 una produzione TSI ispirata da «Il tramonto degli Dei. Storia e romanzo di Cervo Bianco» di Renato Martinoni, a sua volta mosso da fatti realmente accaduti che hanno visto il nostro territorio protagonista. Sceneggiatura di Vittorio Barino e Renato Martinoni. Con Danny Quinn e Chantal Martinoni. Regia di Alessandro Maccagni.
Dicembre 1924. Il treno per Bellinzona entra sferragliando nella stazione di Chiasso. Gli sguardi dei passeggeri sono attratti da un uomo elegante e pensoso, accompagnato da un cane e da 13 valigie. Tutti lo riconoscono come il famoso «Principe Tewanna Ray» o come «Cervo Bianco», capo supremo della tribù indiana dei Tuscarora. È giunto in Inghilterra un anno prima, dopo aver recitato in un film con Rodolfo Valentino, dicendo di voler rivelare al mondo la tragedia del suo popolo oltre Oceano. Ha poi attraversato l’Europa con una tournée teatrale di musica e danze in sfarzosi costumi indiani, accumulando successi ed ammiratrici in ogni città. Il fumo del treno si avvolge ai suoi pensieri che lo riportano indietro nel tempo, a Nizza, alle contesse Kewanger, madre e figlia, che stregate dal suo fascino affabulatore lo hanno ricoperto di regali e di denaro «per i bambini indiani», alla crociera lungo le coste di un’Italia affamata di esotismo, alla quantità inimmaginabile di soldi gettati a piene mani alle folle acclamanti…
E ora? Solo e malato, ormai scomodo al regime fascista che dopo averlo glorificato lo ha abbandonato al proprio destino, il viaggio verso Bellinzona, dove — accolto in modo ambivalente dai ticinesi, fra entusiasmo, curiosità e scetticismo — potrà curare il suo misterioso male. E dove il suo carisma gli regalerà la benevolenza di tanti e gli ultimi successi di grande «venditore di sogni», come lui stesso si definirà al processo di Lugano. Lo ha denunciato la famiglia Kewanger, che nel frattempo ha scoperto come in Canada non esista nessun «Principe Tewanna Ray» possessore di ettari ed ettari di terreni che «basta pungere con la punta di una lancia per veder zampillare l’oro nero»…

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8 aprile 2022
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