La "caraa" o strada per la Valle Bavona.
La "caraa" o strada per la Valle Bavona.
Su questa foto, con panoramica della Frazione di Fontana in Valle Bavona, l'interesse cade sui muri a secco, di delimitazione, che costeggiano la strada sterrata. Muri costruiti, in parte, togliendo i sassi dai prati circostanti. In dialetto il sentiero racchiuso fra due muri a secco si definisce o si chiama "caraa". Questi muriccioli a secco scompariranno con l'arrivo della strada asfaltata che ora percorre la valle nello stesso luogo. Tipiche costruzioni della civiltà contadina che si possono comunque ancora ammirare lungo il sentiero della transumanza sempre in Valle Bavona. Sulla foto riconosciamo il sindaco di allora Antonio Felice Dadò con barbetta bianca e berretto. Non conosciamo invece il distino signore, più alto, sulla destra. Il villaggio è costruito fra grossi macigni e sul pendio, appena sotto il bosco di grossi castagni, in modo da lasciare spazio per i prati sottostanti. Le belle case, di grandi dimensioni e con ballatoi, ci indicano anche come la Bavona era abitata tutto l'anno fino alla fine del 1500. Su di un macigno poco più avanti posto sulla destra della strada attuale di può leggere la scritta " Gesù Maria + 1594 qui fu bela campagnia".

Per una storia collettiva della Svizzera italiana
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.