Dalla liberazione della donna alla ricerca della parità
Dalla liberazione della donna alla ricerca della parità
In Svizzera i nuovi movimenti femministi nascono sull'onda della protesta studentesca che culmina con la contestazione sessantottina. Tra il 1968 e il 1969 nascono gruppi autonomi di donne che si denominano movimento femminista o di liberazione della donna. Il femminismo evidenzia lo stretto legame esistente tra le esperienze individuali delle donne e le condizioni sociali, e concepisce l'emancipazione femminile come la chiave di volta nella lotta contro la famiglia tradizionale e la società capitalista.
Partendo da una nuova consapevolezza incentrata sulla donna, le femministe denunciano la divisione sessuale del lavoro quale forma specifica di discriminazione e di controllo sociale sulle donne, rivendicando salario uguale e pari opportunità nella formazione e nelle carriere professionali, come pure una politica educativa, sociale e familiare più consona ai bisogni femminili. Sollevano pubblicamente anche temi considerati tabù, quali l'aborto, la contraccezione, le violenze contro le donne e l'autodeterminazione sessuale. Il movimento femminista affronta i vari temi nell'ambito di gruppi di lavoro e d'autocoscienza, creando infrastrutture e associazioni esclusivamente femminili: centri culturali, consultori, ecc. Talune di queste iniziative sono state all'origine di strutture stabili ed istituzionalizzate, quali uffici della parità o centri di pianificazione familiare.
Il crescente impegno delle donne nelle istituzioni e nelle organizzazioni ha permesso di ottenere vari successi rivendicativi in ambito politico e professionale. Con il crescente coinvolgimento nelle istituzioni, il femminismo ha sviluppato nuove modalità d'intervento, perdendo in gran parte il carattere di movimento sociale alternativo. Dagli anni 1980, molte donne hanno rivalutato diversi aspetti della femminilità, mentre i movimenti femminili si sono orientati verso la ricerca di rapporti paritari tra uomini e donne, nel rispetto delle differenze.
Indicizzazione delle sequenze:
7'03''-15'32'' L'esperienza di un gruppo femminista ticinese di autocoscienza
Questa trasmissione radifonica, curata da Daniela Fornaciarini, andò in onda su Rete Due il 3 maggio 2000.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.