La Svizzera vista con l’occhio del migrante
La Svizzera vista con l’occhio del migrante
Questo documentario realizzato da Consuelo Marcoli e Giorgio Pellegrini andò in onda il 3 ottobre 1995 nella trasmissione televisiva «999». La Svizzera che hanno visto gli ex migranti non è stata solo banche e cioccolata.
Gli intervistati sono: A. Riberio: ex stagionale; V. Boarini: direttore della Cineteca di Bologna; A. Henrique Dias Jordao: ex stagionale; P. Bellasi: sociologo; C. Pozzati: studioso d'arte; J.L. Marchal: responsabile "Affari bici" di Strasburgo; L. Spielmann: direttore dell’Opera di Strasburgo; R. Siffer: cantautore alsaziano; V. Boarini: studioso di cinema svizzero; E. Carriero Dominigues Chitas: filosofo portoghese; J.M. Espirito Santo: presidente della Banca Espirito Santo; F.L. Rodrigues Roxo: gerente pasteleria Suiça di Lisbona; Roger: cantautore alsaziono; J.P. Dopff: sindaco di Riquewihr; C. Ribeiro: ex stagionale.
A pagina 20 del settimanale «Teleradio» in edicola per la settimana dal primo all’8 ottobre 1995 si leggeva la presentazione del servizio:
Non solo banche e cioccolata: la Svizzera vista da ex-immigrati Cioccolata e orologi, banche e mucche su prati verdeggianti? No. È ben più complessa l'immagine della Svizzera restituita, nel documentario proposto stasera in «999», da ex-immigrati nel nostro paese poi ritornati in patria. Gli autori del filmato hanno raccolto in Italia, Francia, Portogallo le testimonianze di persone venute in Svizzera a cercare lavoro, per studiare o per sfuggire a persecuzioni politiche. Ciò che ne risulta è un sorprendente intreccio tra i luoghi comuni dei tre paesi e le immagini di quella Svizzera «in miniatura» che noi stessi a volte amiamo diffondere.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.