Novantacinque anni di Guido Rivoir
Novantacinque anni di Guido Rivoir
Nato a Champdepraz (Piemonte) ma residente a Lugano sin dal 1951, Guido Rivoir (1901-2005) studiò teologia nelle facoltà valdesi di Firenze e di Roma. Dopo un primo ministero in Uruguay (1925) e la consacrazione in Italia (1926), fu pastore presso le comunità valdesi in Sudamerica. Tornato in Piemonte nel 1933, si scontrò con le autorità fasciste e nel 1937 fu inviato a Lugano come pastore della comunità di lingua italiana e francese.
Durante la guerra fu cappellano della clinica militare di Novaggio e appoggiò la Resistenza. Cofondatore del mensile «Voce evangelica» (1939), contribuì all'integrazione del protestantesimo nella società ticinese, con trasmissioni evangeliche per la Radiotelevisione della Svizzera italiana e in ambito scolastico. Fu consigliere comunale a Lugano e deputato al Gran Consiglio ticinese (1979-'81) per il Partito Socialista Autonomo.
Attivo per tutta la vita in campo sociale e umanitario, Guido Rivoir è ricordato soprattutto per l'impegno profuso dal 1973 a favore dei profughi cileni dopo il colpo di stato di Pinochet. Fu tra i promotori e sostenitori dell'azione Posti liberi e contribuì a convincere il Gran Consiglio ticinese e le autorità elvetiche a un atteggiamento di accoglienza più generosa verso i perseguitati cileni. La sua attività politica fu sempre intesa quale servizio nei confronti dei deboli e degli emarginati.
Questo servizio andò in onda l'8 maggio1996 nella trasmissione televisiva «Il Quotidiano». È un incontro con Guido Rivoir in occasione del suo novantacinquesimo compleanno.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.