1917 - Cartolina con Veduta di San Pietro di Stabio
1917 - Cartolina con Veduta di San Pietro di Stabio
Questa cartolina ha diverse particolarità, è stata spedita da un soldato svizzero tedesco appartenente al battaglione 1/157*. In basso a sinistra si legge la frase Proprietà liberata da M. Pellegrini. Probabilmente l'editore della cartolina.
Si distingue molto bene al centro il Palazzo di San Pietro, a fianco dello stesso, a sinistra guardando, ci sono degli strani quadrati bianchi con una figura al centro e vi è pure una bandiera bianca, questi elementi fanno pensare a dei bersagli usati dai soldati per esercitarsi, la bandiera indicava quando si poteva sparare e quando no. Questa è una ipotesi non assolutamente una certezza.
Cose certe sono le numerose piante potate nei campi, probabilmente gelsi, visto che in quel periodo era diffusissima la coltivazione di bachi da seta. Si distingue molto bene la strada che porta da Stabio a San Pietro o viceversa. Le colline del Castello e del Castelletto con meno vegetazione dell'attuale, gli edifici termali ai piedi della collina del Castello, quello più grande i Bagni Ginella e quello più piccolo i bagni pubblici.
Sullo sfondo sulla collina la Masseria della Prella di Stabio.
*il soldato scrive:
Caro Walter, Stabio ha dei bagni minerali famosi che prima della guerra erano molto visitati da italiani. Ora siamo noi i clienti che si sottomettono alle cure e a parte queste cure profittiamo anche di altre cure che non sono proprio raccomandate dai medici ma che nonostante ciò ci fanno del bene. La notte, occasionalmente, siamo distesi per 5 ore nell'erba nelle immediate vicinanze della rete italiana dove siamo in attesa dei contrabbandieri, disertori e sogniamo il materazzo morbido e le terme. Cordiali saluti.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.