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Prestito della Difesa Nazionale 1936

Prestito della Difesa Nazionale 1936

settembre, 1936
Confederazione Svizzera
Claudio Abächerli

Nel 1936 in Europa si cominciava ad avvertire odore di guerra. Di fronte a tale pericolo, le camere federali approvarono nel giugno 1936 lo stanziamento straordinario di 235 milioni di franchi per potenziare l’armamento. Par ottenere questi fondi, il Consiglio Federale emise il “Prestito della Difesa Nazionale” con un tasso di interesse del 3%, più o meno lo stesso tasso dei depositi di risparmio. Grazie a una forte campagna di promozione, il ricavato ammontò a 335 milioni di franchi.

Qui raffigurato il documento o certificato rilasciato a chi sottoscriveva il prestito. Documento disegnato da C. Leplattenier a forte contenuto simbolico patriottico: il soldato che sta di guardia alla Patria e protegge donne e bambini come pure le nostre montagne visibili sul fondo. Nuvole e fulmini nella cornice indicano la tempesta in arrivo.

Che mio nonno Giuseppe Donizetti avesse sottoscritto il prestito mi sorprende alquanto per due motivi: primo, perché di soldi in casa ne giravano molto pochi e la paga di un operaio non permetteva di accumulare grandi riserve da devolvere in prestiti. Secondo, perché nel 1936 mio nonno aveva il passaporto italiano. Egli aveva combattuto nella Prima guerra mondiale sul fronte italo-austriaco ed era stato ferito, ricordo ancora bene la croce di guerra appesa in una cornice in cucina. Ma forse proprio quest’esperienza lo convinse a sostenere la sua Patria adottiva in cui arrivò bambino dal Brasile, quando sua madre rimasta vedova del marito emigrante (bergamasco e parente del compositore Gaetano Donizetti) tornò a Lugano dai suoi parenti (fra cui lo scultore, pittore e mosaicista luganese Angelo Maino detto Pompeo) con i tre figli.

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Claudio Abächerli
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21 aprile 2022
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