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Sergio Salvioni con Aldo Grasso sulla cultura in TV

9 novembre 1994
RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Nato a Locarno il 18 giugno 1927, personalità di spicco dell'ala radicale del PLR per mezzo secolo, politico attivo su molti fronti, Sergio Salvioni è morto il 27 agosto 2017.

Originario di Lugano, Salvionif requentò le scuole elementari e il Ginnasio a Bellinzona, e quindi il liceo a Lugano, ottenendo la maturità nel 1946. S'iscritti poi alla Facoltà di diritto dell'Università di Berna, conseguendo il dottorato nel 1951. Due anni dopo, diede gli esami di avvocato e notaio. In seguito compì altri studi specialistici alle università di Roma, Vienna e Berkley.

Salvioni ebbe una lunga carriera politica, culminata a Berna nel 1983 con l'elezione a consigliere nazionale (carica rivestita fino al 1991) e a consigliere agli Stati dal '91 al 1995. Era considerato uno dei più autorevoli esponenti dell'ala radicale del PLR. La sua era una voce influente e del resto la sua presenza ai comitati cantonali non passava mai inosservata.

La sua carriera politica iniziò quasi per caso, dopo la prima battaglia referendaria vinta nel 1969 contro l'ampliamento dell'aeroporto di Magadino allo scopo di farne una scuola per jet militari. In Gran Consiglio sedette per 16 anni dall'inizio degli anni '70. Una delle sue battaglie fu quella legata alla droga, quando ancora se ne parlava poco, e il suo impegno portò a una svolta nella politica cantonale in materia. A Berna andò a partire dal 1983, prima da consigliere nazionale e poi da consigliere agli Stati al posto dell'uscente Franco Masoni. Fu lui ad aprire la strada ad AlpTransit con una mozione risalente al 1986.

Sergio Salvioni sarà anche ricordato per l'impegno nella lotta per far riavere al popolo filippino il denaro che il dittatore Marcos aveva nascosto nelle banche svizzere. Un impegno che nel 2011 gli valse una medaglia al merito, consegnata a Berna tre anni fa. «La prima spallata al segreto bancario - disse - fu la mia».

A Salvioni furono attribuiti numerosi riconoscimenti, tra i quali premio "Africa 3000" per la difesa degli interessi delle Filippine come patrocinatore dello stato filippino nella vertenza per il ricupero dei fondi del dittatore Marcos in Svizzera ottenuto nel 1995; e la medaglia al merito dal governo delle Filippine per il lavoro svolto nel recupero dei fondi nazionali sottratti indebitamente dal dittatore Ferdinand Marcos, dalle banche svizzere, ricevuta nel 2014.

Politico e legale, Sergio Salvioni fu una personalità ricca di stimoli culturali. Questo dibattito televisivo curato da Sergio Raselli andò in onda il 9 novembre 1994 nel contesto di un programma intitolato «InScontri». Ne è argomento il rapporto tra televisione e cultura. In studio, con Sergio Salvioni, è Aldo Grasso, allora professore di Teoria e Tecnica dell'Informazione all'Università Cattolica di Milano, critico televisivo Corriere della Sera. In studio, con Sergio Salvioni, è Aldo Grasso, allora professore di Teoria e Tecnica dell'Informazione all'Università Cattolica di Milano, critico televisivo Corriere della Sera. Sollecitato dalle domande di Raselli, Salvioni definisce cultura «ciò che si è appreso, acquisendolo e vivendolo anche con sofferenza».

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28 agosto 2017
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