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1938 Mesocco la vecchia scuola bruciata

1938 Mesocco la vecchia scuola bruciata

gennaio, 1938
Edmondo Fasani

ARTICOLO APPARSO SUL SAN BERNARDINO 29.01.1938

L'incendio del palazzo scolastico di Mesocco

Possiamo mostrare ai nostri lettori alcune fotografie del palazzo scolastico di Mesocco che proprio alla vigilia della festa dell'Epifania, fu distrutto da un furioso ed improvviso incendio. Da queste fotografie anche coloro che non hanno contemplato il triste spettacolo delle rovine, delle macerie, potranno farsi una idea di quello che è stata la furia delle fiamme, che hanno letteralmente distrutto tutto, lasciando solo i quattro muri, e nell'interno un ammasso di rovine. La prima fotografia rappresenta un'ala esterna del grande palazzo scolastico. Le finestre spalancate, come grandi occhiaie vuote lasciano intravvedere il cielo. All’esterno, muri anneriti dalle fiamme, imposte delle finestre bruciacchiate ed in parte divelte, muri scrostati; all'interno tutto è rovina. La seconda fotografia ci conduce nell'interno della scuola, in un'aula scolastica. Poche settimane or sono ancora, la voce argentina dei bambini, vivi e birichini, ma in fondo buoni, risuonava squillante fra quelle mura, dominata. dalla voce buona dell'insegnante. Ora non più! Travi annerite e mezzo ‘bruciate al posto del pavimento, tutto l'arredamento ed il materiale scolastico distrutto dal fuoco, muri ridotti ad un ammasso di calcinacci ormai inservibili anche per una nuova fabbrica. Questa fotografia interna, più delle altre dà un'idea approssimativa della furia devastatrice del fuoco. E la terza fotografia! Chiunque, ammirandola a prima vista, crederebbe di trovarsi ad una finestra di un qualche vecchio castello, magari proprio davanti ad una finestra semi-diroccata del castello storico di Mesocco. E si sarebbe quasi maggiormente confermati in questa prima impressione da quella mezza finestra ovale in. alto. E invece è proprio un rudero dalla scuola di Mesocco. Anche qui lo stesso spettacolo di distruzione e di rovina! — Guardando dalla finestra, si può vedere nello sfondo della montagna, un torrentello che scende saltellando in piccole cascatelle dal monte. Scende il torrente, continuamente, insensibile al triste spettacolo che sì offre davanti a lui, ed è quasi un simbolo della costanza della buona popolazione di Mesocco, che non si lascerà ne vincere, ne abbattere da questa sciagura che l'ha così duramente colpita, ma trarrà invece da essa impulso, perché coll'aiuto del Signore e colla generosità di molti, la scuola risorga, più grande e più bella e più comoda, perché sempre nuove schiere di ragazzetti invada allegramente le aule scolastiche, perché in queste di nuovo risuoni squillante la voce argentina di bambini, vivi e birichini, ima in fondo buoni, dominata dalla voce buona dell'insegnante!

Il San Bernardino, Volume 45, Numero 5, 29 gennaio 1938

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Edmondo Fasani
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29 dicembre 2021
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