Il 1918, l’epidemia di grippe
Articolo uscito nel novembre 2018 sul periodico TeneroinContra
LA GRIPPE (O SPAGNOLA)
Alla tragedia della guerra, nell’estate del 1918, fece seguito un’epidemia di grippe (la cosiddetta influenza spagnola) che causò, a livello mondiale, più vittime della guerra, da 50 a 100 milioni di morti (20’449 in Svizzera). La prima ondata di grippe si manifestò nel luglio del 1918 e colpì soprattutto i soldati in servizio, tra i quali si contarono fino a 35 morti al giorno. Il comando dell’esercito fu duramente criticato e furono denunciate le precarie condizioni igienico-sanitarie e alimentari delle truppe. Il clima sociale arroventato (sciopero generale) e lo spostamento di soldati per reprimere la rivolta favorirono probabilmente il diffondersi dell’epidemia, come conferma la testimonianza di Carlo Berri (1901-1993) di Vogorno:
«E poi si sono ammalati quelli che sono andati allo sciopero generale (intende i militi richiamati in servizio in quell’occasione), sono tornati ammalati e li hanno portati al lazzaretto. Sono andati fino a Zurigo, quando sono tornati a casa erano ammalati ».
NEL NOSTRO COMUNE
L’epidemia non ebbe effetti tangibili nel nostro Comune, il numero dei decessi non aumentò e solo due casi di morte su un totale di dodici (1918) sono riconducibili alla grippe. Il nostro Comune godeva probabilmente di condizioni economiche e sociali migliori di altri che furono invece pesantemente colpiti. (…)
Autore articolo: Mario Canevascini
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Archivio Museo della Memoria: MDM0367
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L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.