L’incredibile giro del mondo del Facchinetti di Curio
L’incredibile giro del mondo del Facchinetti di Curio
In pochi conoscono questa vicenda, ma è un peccato. Perché la storia di Giacomo Facchinetti (1897-1932) è una di quelle che tutti vorrebbero farsi raccontare. Nato in Malcantone, operaio di professione e ciclista per passione. Giacomo Facchinetti decide di partire per un giro del mondo, in bicicletta e senza soldi.
Lascia nottetempo moglie e figli e, senza avvertire nessuno, inforca il velocipede e si dirige verso sud. Non farà mai più ritorno a casa. Qualcuno lo ricorda partire dalla piazza del paese di Curio con la sua valigia di cartone sul portapacchi. La sfida? Concludere entro sei anni un giro del mondo. Unica fonte di sostentamento possibile: la vendita di cartoline. In palio un misterioso premio di venticinquemila dollari, offerto dalla “Società Geologica Americana.
Attraversando un’Europa che ancora pagava le conseguenze della Grande Guerra e affrontando l’Africa coloniale con le sue molte inside, finalmente si imbarcherà per l’Argentina. Un’avventura fatta di ben poca gloria e di molte delusioni, ma anche di un pizzico di humor: che sia questo, in fondo, il vero spirito del viaggiatore? E poi: non sarà che, con un mondo che sembra sempre più vicino e facilmente raggiungibile, in realtà stiamo per perderci qualcosa di fondamentale?
«L’incredibile giro del mondo del Facchinetti di Curio», il documentario di Olmo Cerri qui pubblicato, andò in onda nella trasmissione televisiva «Storie» il 27 ottobre 2019. Ospite in studio di Rachele Bianchi Porro fu l’antropologo Franco La Cecla. Viaggiatore per passione e per lavoro, e autore – tra le molte pubblicazioni dedicate all’argomento – di Jet-lag. Antropologia e altri disturbi da viaggi.
I diari di viaggio di Giacomo Facchinetti sono stati raccolti e curati da Silvio Giamboni nel volume monografico della testata Arte e Storia, pubblicata dalla casa editrice Ticino Management (Lugano), intitolato: Un globetrotter del Malcantone. Giacomo Facchinetti da Curio.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.