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Giuseppe "Peppi" Candolfi e Yvonne Olaniszyn-Candolfi, finanziatori della fondazione del Museo Hermann Hesse di Montagnola, nel patio di Palazzo Camuzzi, Montagnola, 1996.

Giuseppe "Peppi" Candolfi e Yvonne Olaniszyn-Candolfi, finanziatori della fondazione del Museo Hermann Hesse di Montagnola, nel patio di Palazzo Camuzzi, Montagnola, 1996.

1996
Jean Olaniszyn

Storia del Museo Hermann Hesse di Montagnola, inaugurato il 2.7.1997

Nell'aprile del 1997, l'artista-editore Jean Olaniszyn affittò, con le sue Edizioni ELR, la Torre Camuzzi per farne, oltre alla propria sede, la sede del Museo Hermann Hesse inaugurato ufficialmente il 2 luglio 1997 dal Presidente del Governo del Canton Ticino, il compianto On. Giuseppe Buffi.

Iniziò così il percorso culturale del Museo Hermann Hesse di Montagnola ideato e fondato da Jean Olaniszyn con la partecipazione di Heiner Hesse (1909-2003).

il museo Hermann Hesse di Montagnola è nato grazie all'iniziativa dell'artista-editore Jean Olaniszyn che lo ha ideato e fondato con capitali personali, alcuni sponsor pubblici e privati, ma soprattutto con i finanziamenti determinanti della propria famiglia Olaniszyn-Candolfi.

In questa impresa, che al tempo del progetto alcuni detrattori dichiararono una follia, l'artista-editore Jean Olaniszyn, ha investito oltre 700mila franchi (dati ufficiali depositati) per creare il museo, allestirlo e promuoverlo a livello internazionale nel periodo 1997-1998) con mostre, conferenze, cataloghi, video, con la collaborazione della prima direttrice del museo, Karin Adrian von Roques.

Il Museo Hermann Hesse di Montagnola ebbe subito un successo mondiale.

Nei primi sei mesi di apertura arrivarono sulla Collina d’Oro oltre diecimila visitatori provenienti da tutto il mondo, ma anche molti ticinesi, i quali magari scoprivano per la prima volta il valore culturale rappresentato dal poeta-pittore, Premio Nobel, Hermann Hesse, i cui libri fra i più venduti al mondo: “Siddhartha”, “L’ultima estate di Klingsor”, “Narciso e Boccadoro”, “Il lupo della steppa”, “Il Giuoco delle perle di vetro”, furono scritti proprio a Montagnola.

Il museo è stato subito attivo con le famose letture domenicali nel giardino del museo, gestite dal direttore della biblioteca cantonale di Lugano, Giuseppe Curonici, con l’assistenza del presidente dell'Associazione Amici del Museo Hermann Hesse, Ambrogio Pellegrini e con l’organizzazione di mostre di poeti-pittori nella sala espositiva del museo, curate da Jean Olaniszyn e Antonio Ria.

Anche a livello internazionale il museo è stato attivo con importanti iniziative, dal 1997 al 1998, in Italia si organizzarono conferenze con la collaborazione di Patrizia Gioia (SpazioStudio Milano) e Rossella Bezzecchi, rappresentante dei musei letterari russi in Italia; in Germania, a Lipsia, si creò una fondazione diretta da Anna von Rüflingen e a New York una sede distaccata del museo per ricerca fondi, diretta da Jean Olaniszyn e Karin Adrian von Roques.

Con la collaborazione di Patrizia Gioia dello SpazioStudio di Milano è stata creata la famosa penna stilografica in oro e argento “Hermann Hesse”, prodotta dalla prestigiosa OMAS in 1877 esemplari (anno di nascita del poeta-pittore, Premio Nobel).

Di grande impatto le esposizioni degli acquerelli di Hermann Hesse, organizzate da Jean Olaniszyn, curatore, dal 1997 al 2002 (con atto notarile) dell’opera pittorica di Hermann Hesse; si cita in particolare una mostra a New York nel 1998 che ha portato a Montagnola uno sponsor con oltre un milione di dollari.

Il piccolo, ma importante museo – definito il “Gioiellino della Collina d’Oro” dall’allora Sindaco di Gentilino, Spartaco Arigoni – è stato immediatamente apprezzato, con decine di migliaia di visitatori all’anno giunti da tutto il mondo, generando un importante indotto economico per la regione e a pochi mesi dall’apertura, con buona pace dei detrattori iniziali, ufficialmente inserito dall’European Museum Forum, nelle candidature per il Premio Museo dell’anno 1999.

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Jean Olaniszyn
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4 febbraio 2023
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