Bambino nudo in cima al Monte Bar
Bambino nudo in cima al Monte Bar
Titolo: Bambino nudo in cima al Monte Bar
Autore: Non identificato
Data: 25 maggio 1922
Luogo: Monte Bar (Capriasca)
Dimensione (cm): 5,5 x 4
Fondo di provenienza: Fondo Guglielmo Canevascini
Segnatura: 0941_01
Riproduzione: Vietata, salvo autorizzazione della FPC
La foto di un bambino nudo in ambiente estivo e balneare non costituirebbe certo un fatto originale né oggi né quasi un secolo fa. Il dato interessante è che la fotografia sia stata presa in primavera, sulla neve, a circa 1800 metri di altitudine sul Monte Bar a nordest di Lugano. L'immagine è stata scattata in occasione di un'uscita degli Escursionisti rossi, un sodalizio creato a Lugano intorno al 1920. Questo movimento, con lo scopo di favorire l'escursionismo, l'alpinismo e il contatto con la natura tra le classi lavoratrici, si è manifestato nella Svizzera italiana sotto diverse insegne societarie: nel Bellinzonese, per esempio, ha preso il nome di Unione ticinese operai escursionisti (UTOE) fondata nel 1919. Tali iniziative sono state portate in Ticino da lavoratori immigrati dalla Svizzera interna, specialmente ferrovieri, e si riallacciavano al movimento degli Amici della Natura (Naturfreunde), fondato a Vienna nel 1895, per ritemprare la classe operaia attraverso attività a stretto contatto con la natura. All'inizio del Novecento, medici e igienisti ritenevano che l'esposizione integrale del corpo ai raggi del sole fosse benefica, soprattutto per combattere la tubercolosi, tipica malattia degli ambienti chiusi e privi di luce. Simili esigenze erano recepite anche tra il movimento operaio. Non stupisce quindi che in ambienti progressisti si siano adottati taluni comportamenti naturisti abituando i bambini a prendere il sole nudi anche sulla neve.
La singolarità della foto sta inoltre nella sua composizione: nel gioco di linee tra la neve e la silhouette del bambino e nella presenza di un copricapo che conferisce un tocco esotico all'immagine.
Oltre a questa fotografia, qui si possono visionare altre 20 fotografie di Escursionisti Rossi.
Tra il centinaio di fondi archivistici della Fondazione Pellegrini Canevascini, i seguenti contengono documenti legati a temi relativi a questa fotografia:
- Amici Natura sezione di Lugano (1935-2011; 0,3 m/l; depositato in ASTi): documentazione sulla Capanna Ginestra; verbali di comitato e assemblee; attività promosse dalla sezione; periodico "Il Ginestrino" (1998-2011).
- Gerold Meyer: vasto fondo non ancora trattato ed in parte trasferito al Sozialarchiv di Zurigo. Contiene materiale estremamente variegato tra cui si trovano anche documenti sulle esperienze di Gerold Meyer legate alla natura : promozione del naturismo al Casale al Bivio a Brione sopra Minusio da lui gestito, vita all'aria aperta e alimentazione biologica.
La Fondazione Pellegrini Canevascini gestisce e conserva un centinaio di fondi archivistici, che contengono documenti cartacei, migliaia di fotografie, registrazioni sonore e documenti audiovisivi.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.