Una bella storia: Unione sportiva S.Antonino
Una bella storia
Per dovere di cronaca bisogna ricordare che a S. Antonino esisteva già una squadra di calcio formata da alcuni giovani del paese, e un paio di stranieri, che negl'anni 40, quindi ancora in pieno conflitto bellico, disputava degl'incontri di calcio con squadre del Sopraceneri, in particolare locarnesi, che hai quei tempi erano denominati campionati regionali.
Purtroppo di quel periodo non possediamo alcuna documentazione scritta e le informazioni sono stare raccolte verbalmente.
Una nota di colore ma carica di significato contenuta nel racconto di Edi Cattaneo e Giacomo Morandi: "Una volta non esistevano ne spogliatoi ne docce, ci si cambiava ai bordi del campo".
Gli allenamenti si svolgevano sul sedime dell'essiccatoio del tabacco e le trasferte si effettuavano in bicicletta o addirittura già in torpedone, quello del "Bortolin" Rota di Giubiasco.
Un aneddoto di quel tempo racconta che in occasione dell'incontro Magadino - USSA furono pure utilizzate le barche in quanto il campo del Magadino era situato nel bel mezzo delle Bolle di Magadino.
Questi non sono che gli inizi dei rossoblu, i primi anni passati nella folta pattuglia delle squadre libere.
Due colonne della squadra di allora, Eri Cattaneo e Giacomo Morandi raccontano: "eravamo una bella compagine; Andrea Tognetti e Delmartini, portieri. Una difesa grintosa composta dai "back" Giovanni Erbetta, Evaristo Stornetta e Giacomo Morandi in qualità di "centrav". Un centrocampo carico di fiato con gli "av" Oster Stornetta, e i due "stranieri giubiaschesi" Achille Pedraita e Giordano Aquilino.
Un attacco guidato dal brillantissimo Riccardo Cattaneo che con Lido Reboldi a destra e Edi Cattaneo a sinistra assicurava un continuo approvvigionamento di "goals".
Emblematica la testimonianza di Alfio Albergati, il quale cita che per rilanciare la società alcuni giovani del paese rai quali Renzo Stornetta e Lodovico Hunkeler organizzarono alcune tombole e un paio di feste da ballo nel giardino del grotto Passeggeri in quel di Camorino. Con il ricavato furono acquistati i paletti per le porte, le reti, alcuni palloni e le magliette mancanti in quanto una parte era stata recuperata dai giocatori anziani.
Non è stato questo un periodo socialmente tranquillo e, mentre si stava lentamente uscendo dalla crisi, nasceva una piccola squadra di calcio di paese che poteva contare sull'entusiasmo e sull'appoggio generale di un'intera comunità di villaggio.
I primi passi
L'Unione Sportiva Sant'Antonino è nata grazie a un gruppo di giovani volontari.
Il 12 gennaio 1956 si sono incontrati per, citiamo testualmente: "L'eventuale costituzione di una società sportiva a S. Antonino".
L'Assemblea costitutiva diretta dal presidente Hervé Albergati decide di costituire una società sportiva sotto la denominazione di: "UNIONE SPORTIVA SANT'ANTONINO" che avrà come attività principale lo sviluppo del gioco del calcio.
Le persone sottoelencate sono nominate dall'assemblea costitutiva in qualità di comitato stabile:
- Presidente: Genasci Livio
- Vice presidente: Reboldi Luigi
- Membro: Pedrelli Pietro
- Membro: Stornetta Ottorino
- Membro: Albergati Alfio
Dal verbale manoscritto e redatto da Piergiorgio Stornetta del 12 gennaio 1956 estrapoliamo:
"A cassiere viene nominato Widmer Walter. La sede provvisoria è lasciata al Ristornate Mattei (attuale Ristorante Conchiglia), il quale metterà sempre a disposizione un locale indipendente e sarà responsabile degli archivi."
Una bella realtà che vive ancora oggi con squadre di allievi, attivi e seniori e offre la possibilità di giocare, allenarsi, sfidarsi, ridere e divertirsi
dove io peraltro gioco...
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.