Mondada: la cappella d'Australia
Mondada: la cappella d'Australia
La cappella d’Australia a Mondada non esiste più. E’stata travolta dall’alluvione il 29 luglio 2024
Dal settimanale d’informazione religiosa “Catholica” del 13 luglio 2024 catt.ch
La storia della statua della Madonna degli Australiani ritrovata dopo l’alluvione
“Sfigurata come il nostro paesaggio”
Il voto dei migranti cavergnesi
La storia narra che nel 1854, 22 cavergnesi in procinto di partire per l’Australia in cerca di fortuna, decisero di far erigere una cappella situata lungo la strada appena sotto l’oratorio di Mondada che venne benedetta dal parroco don Luigi Alessandro Zanini tre giorni prima della loro partenza. Un luogo che era stato restaurato solamente un mese fa e che oggi non esiste più. Il giorno di Natale dello stesso anno, gli emigranti si riunirono durante la difficile navigazione e fecero un voto che, se avessero superato il viaggio incolumi, avrebbero finanziato gli affreschi della cappella che nel 1859 venne così decorata dal pittore Giacomo Antonio Pedrazzi con scene di navigazione. Gli emigranti cavergnesi vollero però esprimere ulteriormente la loro gratitudine verso il Cielo e commissionarono anche una scultura: la statua della Madonna venne realizzata nel 1860 e fino a una ventina d’anni fa era collocata nella chiesa parrocchiale di Cavergno. Solo successivamente venne portata nella cappella di Mondada. Questa statua è dunque il segno dei parrocchiani che per sconfiggere la povertà decisero di lasciare il Ticino e di cercare fortuna in Australia: l’idea è ora quella di non restaurarla, come simbolo di questa alluvione che ha duramente colpito la popolazione e il paesaggio. (SG)
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.