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Mario Dondero, leggenda del fotogiornalismo

Mario Dondero, leggenda del fotogiornalismo

2011
Jean Olaniszyn

Mario Dondero, leggenda del fotogiornalismo

Di Jean Olaniszyn

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Immagine:

Il fotografo Mario Dondero con l'artista-editore Jean Olaniszyn sul Monte Verità di Ascona, 2011. Fotografia di Umberto Bufalini (Archivio Mario Dondero, Edizioni ELR, Losone).

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È in corso a Palazzo Reale a Milano un’ampia retrospettiva del lavoro fotografico di Mario Dondero (Milano, 6 maggio 1928 – Petritoli, 13 dicembre 2015), fotoreporter e “viveur”, protagonista di spicco del panorama internazionale. L’esposizione allestita in dieci sale degli appartamenti del Principe, concepita come narrazione a partire dagli anni Cinquanta, è stata inaugurata il 21 giugno scorso ed è visitabile fino al 26 settembre 2023.

Osannato da tutti i media, l’amico Mario non è stato sempre apprezzato come meritava, ma oggi, giustamente, è riconosciuto come uno dei più importanti fotografi del nostro tempo e oramai fa parte del gotha dei fotoreporter internazionali.

Quando ho organizzato la sua prima mostra in Svizzera, curata con Antonio Ria alla Fabbrica di Losone nel 2003, mi ricordo che pochi conoscevano la sua grande opera, se non gli addetti ai lavori o appassionati di fotografia. D’altronde fino ad allora erano state presentate solo una decina di mostre di Mario e cinque cataloghi.

Con grande impegno del sottoscritto e di Antonio Ria, unitamente alla partecipazione attiva di Mario Dondero, si è portato avanti un progetto di promozione del suo immenso archivio (collocato nel suo appartamento a Fermo, nelle Marche) con convegni, mostre e cataloghi, fino all’apice del 2011 con la manifestazione organizzata al Centro culturale il Rivellino LDV di Locarno dove è stata allestita la sua più grande mostra letteraria, con oltre 300 fotografie provenienti dall’Archivio Mario Dondero conservato dalle Edizioni ELR di Losone.

La mostra “Mario Dondero et le nouveau roman. Une saison à Paris”, curata da Jean Olaniszyn, Aminio Sciolli e lo stesso Mario Dondero, con padrino il regista britannico Sir Peter Greenaway (altra figura importante del gruppo di artisti internazionali del Rivellino LDV di Locarno diretto dai fratelli Arminio e Paolo Sciolli) ha avuto un enorme successo con centinaia di visitatori.

IL FOTOGRAFO MARIO DONDERO E IL CANTON TICINO

Mario Dondero l’ho incrociato la prima volta durante i moti alla Sorbona a Parigi nel mese di maggio del ’68 dove lui era accreditato come fotografo. Una seconda volta ci siamo mancati di poco a Praga nell’agosto del 1998: mentre lui veniva espulso con altri giornalisti e fotografi, il sottoscritto, proveniente dall’università di Varsavia, veniva arrestato e interrogato (poi rilasciato e messo su un treno blindato verso Vienna - ma questa è un’altra storia) dai russi che erano appena entrati coi carri armati nella capitale dell’allora Cecoslovacchia. Ci siamo poi incontrati qualche volta a Parigi in occasione dei miei soggiorni di studio negli anni Settanta.

L’amico Mario Dondero l’ho portato per la prima volta in Ticino nel 2003 con una mostra allestita al Centro culturale “la fabbrica” di Losone diretto da Riccardo Lisi. La mostra “Mario Dondero, Una commedia umana. Ritratti e reportage” è stata curata da Antonio Ria, con catalogo delle Edizioni ELR, Losone 2003.

A seguire nel 2006 la mostra “Mario Dondero. Sguardi su Pasolini”, allestita alla Biblioteca cantonale di Lugano. Mostra curata da Antonio Ria con la collaborazione del sottoscritto che ha pubblicato il catalogo con testi di Gerardo Rigozzi, Luca Saltini, Massimo Raffaeli, Antonio Ria (coedizione Biblioteca cantonale, Lugano/Edizioni ELR Losone 2006).

Sempre nel 2006 nell’ambito del festival di poesia Poestate Lugano, le Edizioni ELR hanno allestito la mostra di Mario Dondero: “La poesia nella fotografia”, curata da Fosco Valentini. Oltre alle letture di poesie di vari personaggi ritratti da Dondero: Moravia, Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini e altri, il convegno è proseguito con una tavola rotonda dal titolo “poesia-giornalismo-media”, con Mario Dondero (fotoreporter), Antonio Bruni (giornalista, poeta, dirigente RAI Roma), Fabrizio Fazioli (giornalista RTSI), Claudio Moffa (direttore del “Master Enrico Mattei”, Università di Teramo) e quale moderatore dell’incontro Marco Blaser (giornalista, ex-direttore della RTSI).

Ancora nel 2006, per iniziativa delle Edizioni ELR, al Cambusa Teatro di Locarno in collaborazione con la Galleria d’arte La Rada, è stata allestita la mostra di Mario Dondero “Con Emergency in Afghanistan – immagini e testimonianze”, mostra fotografica, con proiezioni video di documentari e una conferenza di Mario Dondero con la partecipazione del Dott. Franco Cavalli.

Nel 2007, sempre con le foto conservate nell’Archivio Mario Dondero gestito dalle Edizioni ELR, è stata allestita al Cardiocentro di Lugano, quale evento collaterale di Poestate Lugano 2007, la mostra curata da Antonio Ria: “Mario Dondero. Afghanistan. Negli ospedali di Emergency”.

Nel 2008 la proficua collaborazione con Armida Demarta, direttrice e fondatrice di Poestate Lugano (Primo festival di poesia e laboratorio culturale del Canton Ticino), ha permesso di creare il magico evento: “Omaggio a Mario Dondero. Un’esistenza fuori dall’ordinario. Gli ottant’anni del più francese dei grandi fotografi italiani, grande amico del Cantone Ticino”, con una memorabile conferenza al Teatro Studio Foce di Lugano.

Nel 2009 nella Sala del Torchio di Golino gestita dall’oste-artista Alvaro Walzer, è stata presentata la mostra: “Mario Dondero: Pier Paolo Pasolini sul set del film la ricotta”, con ritratti di Pier Paolo Pasolini, Orson Wells e altri attori del film.

Nel 2010, Jean Olaniszyn e Arminio Sciolli con Mario Dondero hanno curato l’esposizione “Les visages de Pier Paolo Pasolini”, allestita al Cinéma Georges Méliès di Montreuil (Parigi).

Ancora nel 2010 nello spazio espositivo delle Edizioni ELR al Rivellino LDV di Locarno è stata allestita una mostra con fotografie di molti artisti ritratti da Mario Dondero, si citano: Francis Bacon, Henry Moore, Cy Twombly, Alberto Giacometti, Renato Guttuso, Giorgio De Chirico, Mario Schifano, Roland Topor, Serge Poliakoff, e altri.

Quindi nel 2011 la presentazione dell’importante mostra letteraria dedicata a Mario Dondero (oltre 300 fotografie): “Mario Dondero et le Nouveau roman. Une saison à Paris”. Esposizione allestita al Rivellino LDV di Locarno, curata da Arminio Sciolli e Jean Olaniszyn con la collaborazione e supervisione di Mario Dondero. Questa mostra, in formato ridotto, è stata successivamente presentata all’Istituto francese di Milano nel 2014.

Nel gennaio 2015 il Centro culturale il Rivellino LDV di Locarno, diretto da Arminio Sciolli e Jean Olaniszyn, ha allestito la mostra "Je suis Charlie Hebdo", nel segno della lotta per la libertà di espressione e in onore alle vittime della strage di ‘Charlie Hebdo’ a Parigi il 7 gennaio 2015. Le fotografie esposte sono state eseguite da Mario Dondero in occasione delle sue visite alla redazione di “Charlie Hebdo”.

Nel 2015 il Centro culturale il Rivellino LDV di Locarno con le Edizioni ELR hanno ricordato Pier Paolo Pasolini, che è stato uno dei più importanti capo redattori scrittori del Corriere della Sera – come Montale e Ada Negri – in una manifestazione a Casa Corriere in occasione dell’Esposizione Universale di Milano, con una mostra di fotografie di Mario Dondero, amico del poeta e voce originale del fotogiornalismo italiano. La mostra di Mario Dondero “Il mestiere di poeta: immagini di Pasolini”, curata da Jean Olaniszyn e Arminio Sciolli con la partecipazione dell’artista editore Massimo Fiameni, ha avuto un grande successo con decine di migliaia di visitatori e con un commovente riconoscimento di Mario Dondero che ha “partecipato”, approvando questa sua mostra al telefono dal letto dell`ospedale di Fermo, dove era ricoverato.

In questa manifestazione, che è risultata essere l’ultima sua mostra da vivo, sono state esposte 15 fotografie, in cui Dondero ha fissato il fotogenico enigma dell’amico Pier Paolo Pasolini, nel fervore creativo della Roma degli anni Sessanta: sul set del film “La Ricotta”, nelle riprese per l’inchiesta “Comizi d’amore” (1964), alla moviola nel 1963 per il dibattuto docu-film “La rabbia” o, ancora, in momenti di silenziosa rilassatezza privata, con l’amata madre Susanna e con i confidenti di una vita: Moravia, Parise, Penna, la Maraini e, naturalmente, Laura Betti. Mario Dondero, allora a Roma, prima di un lungo periodo parigino, ha condiviso con Pasolini momenti di cordiale affinità elettiva. La mostra è stata presentata a Casa Corriere mentre nove suoi amici fotografi esponevano le loro gigantografie all`esterno dei cluster, in particolare Gianni Berengo-Gardin e Ferdinando Scianna.

Mario Dondero è deceduto il 6 dicembre 2015, un mese e mezzo dopo la chiusura di Milano EXPO 2015.

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11 luglio 2023
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