Il poeta dei due mondi Joseph Tusiani, Palazzo Reale di Milano, 2003
Il poeta dei due mondi Joseph Tusiani, Palazzo Reale di Milano, 2003
Il poeta dei due mondi Joseph Tusiani a Palazzo Reale, Milano, 17 giugno 2003. per la presentazione del libro:
Lalla Romano, “L'Autunno” / “Autumn”. Traduzione inglese e nota di Joseph Tusiani. A cura di Antonio Motta. Postfazione di Carlo Bo. Con un'acquaforte dell’artista Roberto Stelluti. A cura di Antonio Motta, Centro Documentazione Leonardo Sciascia, San Marco in Lamis, 2003.
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Immagine, da sinistra: Jean Olaniszyn (artista-editore, fondatore del Museo Hermann Hesse di Montagnola), il poeta e scrittore italo-americano Joseph Tusiani, Giuseppe Curonici (scrittore, già direttore della Biblioteca cantonale di Lugano) Antonio Motta (direttore del Centro Documentazione Leonardo Sciascia, San Marco in Lamis), Antonio Ria (fotografo, giornalista e saggista, compagno di Lalla Romano e curatore del suo archivio), Palazzo Reale, Milano, 17 giugno 2003 (fotografia di Alessandro Vicario, Archivio Edizioni ELR).
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Note Bibliografiche
“L’Autunno” / “Autumn”: 8°; pp. 52, non numerate 4; testo bilingue italiano/inglese. Con, sciolta, un'acquaforte originale dell’artista Roberto Stelluti "Il segno dell'estate" numerata e firmata a matita. Edizione tirata a complessivi 114 esemplari numerati di cui XV fuori commercio. I primi dieci esemplari sono stati impressi per Jean Olaniszyn, Fondatore del Museo Hermann Hesse di Montagnola.
L’esemplare n.8/78, con acquaforte “Il segno dell'estate” (n.8/78), copia impressa per conto di Jean Olaniszyn, Fondatore del Museo Hermann Hesse di Montagnola) è conservato nel fondo Prezzolini della Biblioteca cantonale di Lugano.
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Graziella Romano, detta Lalla (Demonte, 11 novembre 1906 – Milano, 26 giugno 2001)
“L’Autunno” / “Autumn”
Il Centro di documentazione Leonardo Sciascia ristampa “L’Autunno” (1955), che dopo Fiore (1941) è la prima raccolta di poesie scritte da Lalla Romano. La scrittrice scomparsa nel 2001, nasce come pittrice e poeta, prima di diventare una narratrice (tra le sue opere più famose si ricorda “Le parole tra noi leggere”, Premio Strega 1969). Lalla Romano ebbe subito dalla sua parte Gianfranco Contini e come primo lettore Eugenio Montale.
Dapprima diffidente, Joseph Tusiani accetta di tradurre il testo, forse perché i due scrittori hanno in comune più di quanto lo stesso Tusiani potesse pensare, a cominciare dalla musica: «Delicatissimo flauto», scrive Tusiani, senza sapere che il padre di Lalla le suonava il flauto davanti alla culla.
Scrive Lalla Romano: «Una musica è nel sangue. / Io lo seppi quando le tue mani / sfiorarono la prima volta le mie / Da quel giorno ascoltammo / quasi un vento salire / col mugghio di un organo: / sin che, al fine domati / ci piegò, come spighe mature, quel vento».
Oltre alla passione per la musica, li lega anche l’amore per i versi di Emily Dickinson, che inaugurano la carriera saggistica di Tusiani.
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Joseph Tusiani (San Marco in Lamis, 14 gennaio 1924 – New York, 11 aprile 2020)
Nato a San Marco in Lamis (Foggia) nel 1924, ha vissuto fino alla sua morte a New York dove si era trasferito con la madre nell’agosto del 1947, fresco di laurea all’Università di Napoli, per ritrovare il padre che era emigrato negli Stati Uniti qualche mese prima della nascita di Giuseppe.
A New York, Giuseppe, ormai Joseph, iniziò subito a insegnare letteratura italiana nel ‘College of Mount S. Vincent’. Conobbe la scrittrice Francesca Vinciguerra (che poi cambiò il nome in Frances Winwar) con la quale fece un viaggio in Italia dove scrisse il poemetto in inglese "The Return". Qualche tempo dopo la ‘Poetry Society of England’ gli assegnò il prestigioso ‘Greenwood Prize’ e quindi divenne professore alla ‘City University’ (Lehmann College, Hunter College) e alla ‘Fordham University’, poi direttore della ‘Catholic Poetry Society’ e vice presidente della ‘American Poetry Society’.
Tusiani è noto come impareggiabile traduttore della poesia italiana dal Duecento al Novecento. Delle sue traduzioni ricordiamo “The Complete Poems of Michelangelo “(1960), “Torquato Tasso's Jerusalem Delivered “(1970), Luigi Pulci, “Morgante” (1998), “Leopardi's Canti” (1998), “Dante's Divine Comedy As Told for Young People “(2001). Finissimo poeta latino e dialettale, ha scritto un'autobiografia di sapore memoriale in tre volumi: “La parola difficile”, 1988; “La parola nuova”, 1991; “La parola antica”, 1992.
La famiglia Tusiani ha abitato (dopo la casa sulla 188a Street), per molti anni in Tomlinson Avenue (sempre nel Bronx); in questa casa morì il padre, nell'ottobre 1977. Agli inizi del 1997, dopo cinquant'anni di vita nel Bronx, Joseph Tusiani è andato ad abitare a Manhattan, sulla East 72nd Street, a breve distanza dalla casa del fratello Michael, divenuto manager a livello internazionale nel campo degli approvvigionamenti petroliferi. La madre, che tanta parte ha avuto nella particolare e singolare vita di Joseph Tusiani, è mancata all'affetto dei figli nel settembre 1998.
Joseph Tusiani ha condotto una vita attiva, componendo nelle lingue che ha sempre usato (italiano, inglese, latino e dialetto garganico), con viaggi in Italia e in Svizzera, ospite di Jean Olaniszyn (Edizioni ELR, Losone).
Joseph Tusiani muore a New York l’11 aprile 2020.
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Roberto Stelluti, maestro incisore, (Fabriano, 1951)
Nato a Fabriano nel 1951, Stelluti ha frequentato i Corsi Internazionali di Tecniche dell'Incisione presso l'Istituto di Belle Arti di Urbino. Dal 1970 ha partecipato alle più importanti rassegne nazionali di grafica. Il Gabinetto di Stampe e Disegni degli Uffizi conserva le sue incisioni.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.