La guardia di frontiera: la legge e l' economia di sussistenza.
La guardia di frontiera: la legge e l' economia di sussistenza.
Una realtà presente fin verso gli anni sessanta del secolo scorso era la presenza delle guardie di confine sulle montagne dell'alto Ticino e anche in Valle Bavona. La guardia nella foto, con sede logistica a Cavergno, aveva anche a disposizione un cane addestrato per rincorrere i fuggitivi (sfrusit) che, nel caso di scoperta, abbandonavano i carichi introdotti in Svizzera dalla vicina Italia. Mia madre mi raccontava che di solito arrivavano sugli alpi per vendere riso o caffè oppure sigarette in cambio di denaro o formaggio. Si sviluppava perciò un commercio nascosto fra gli alpigiani e i contrabbandieri. Si trattava solitamente di giovani che valicavano le cime e che cercavano di evitare di essere scoperti dalle guardie. Per chi veniva scoperto scattava la multa e la confisca della merce, quando non l'arresto. Non era raro il caso degli alpigiani che nascondevano i contrabbandieri o la merce in caso di arrivo improvviso della guardia.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.