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La guardia di frontiera: la legge e l' economia di sussistenza.

La guardia di frontiera: la legge e l' economia di sussistenza.

1932
Rolando Dadò

Una realtà presente fin verso gli anni sessanta del secolo scorso era la presenza delle guardie di confine sulle montagne dell'alto Ticino e anche in Valle Bavona. La guardia nella foto, con sede logistica a Cavergno, aveva anche a disposizione un cane addestrato per rincorrere i fuggitivi (sfrusit) che, nel caso di scoperta, abbandonavano i carichi introdotti in Svizzera dalla vicina Italia. Mia madre mi raccontava che di solito arrivavano sugli alpi per vendere riso o caffè oppure sigarette in cambio di denaro o formaggio. Si sviluppava perciò un commercio nascosto fra gli alpigiani e i contrabbandieri. Si trattava solitamente di giovani che valicavano le cime e che cercavano di evitare di essere scoperti dalle guardie. Per chi veniva scoperto scattava la multa e la confisca della merce, quando non l'arresto. Non era raro il caso degli alpigiani che nascondevano i contrabbandieri o la merce in caso di arrivo improvviso della guardia.

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Rolando Dadò
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22 luglio 2022
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