«Il quotidiano in trasferta»: l’ex fabbrica di camicie Realini a Stabio
«Il quotidiano in trasferta»: l’ex fabbrica di camicie Realini a Stabio
Cristina Trezzini è l’autrice di questo servizio andato in onda l’8 maggio 1992 nel programma televisivo «Il quotidiano in trasferta». Ne è argomento l’ex Camiceria Realini (poi diventata Consitex) nelle testimonianze delle operaie di allora, le quali ricordano la figura del fondatore Pietro Realini, ma anche attraverso la testimonianza delle operaie che vi lavoravano negli anni Novanta, quando la fabbrica apparteneva al Gruppo Ermenegildo Zegna.
Nel ricordo delle anziane operaie è descritto il lavoro in piedi, il paternalismo del padrone, il rapporto con le frontaliere di Clivio; la pratica del canto durante il lavoro prima, l’ascolto della radio poi — mentre il lavoro è descritto come occasione per le donne di uscire dalla povertà.
«Il quotidiano in trasferta» fu a Stabio il 4 e l’8 maggio 1992. A pagina 4 del settimanale «Teleradio7» in edicola per la settimana dal 3 al 9 maggio 1992 si leggeva la presentazione del ciclo di trasmissioni prodotto da Fabrizio Fazioli:
Il «Quotidiano», la popolarissima testata d’informazione regionale della TSI in onda ogni giorno alle 19, va in trasferta anche quest’anno. Le ragioni della scelta sono le solite: passare al setaccio alcune realtà di zona, divulgandone le caratteristiche a tutto il pubblico; aprire la “macchina televisiva” perché il profano possa rendersi conto di quanto complesso sia il suo funzionamento. “Il quotidiano con la gente” è a Stabio dal4 all’8 maggio; poi si sposta a Gordola dal 18 al 22 maggio; passa a Roveredo la prima settimana di giugno e infine si trasferisce a Biasca dall’8 al 12 sempre di giugno.
“La scelta delle località — si legge in un comunicato stampa di presentazione dell’iniziativa — considera alcune tendenze attuali, che mettono a confronto la Svizzera italiana con l’emergente realtà europea”. Per esempio, questa settimana a Stabio si parlerà di frontiera. Un modo per affrontare una caratteristica del Mendrisiotto, estendendo l’approccio al contesto generale dell’Europa senza confini, in via di faticosa formazione.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.