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Gelsi, bachi e seta nel Mendrisiotto

8 settembre 1981
RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Gino Macconi e Gianna Paltenghi sono gli autori di questo servizio andato in onda l’8 settembre 1981 nel programma televisivo «Segni». Girato Castel San Pietro, mostra come allevare il baco da seta per la produzione del prezioso tessuto: la raccolta dei gelsi, l’allevamento delle larve e la filatura del bozzolo.

A pagina 13 del settimanale «Teleradio» in edicola per la settimana dal 5 all’11 settembre 1981 si leggeva la presentazione del servizio:

«Gh’è ili gir ammò di post che sa ciamavan “la murunèra”»: così Pietro Quadranti nel suo racconto sapiente e appassionato. Già: una volta, quando nel Cantone Ticino si allevavano i bachi da seta e la sericoltura era fiorente, il Mendrisiotto era striato di filari di gelsi. Oggi ne è rimasto solo il nome a qualche località, nome senza più punti di riferimento, quasi senza senso. Eppure la bachicoltura, un tempo praticata in tutto il Cantone, è stata un capitolo estremamente importante della nostra economia e ne ha costituito, soprattutto nella seconda metà del secolo scorso, una delle voci più attive. L’allevamento è cessato nel 1929-30; così che oggi, per illustrare le diverse fasi dello sviluppo del baco da seta, ci si è dovuto recare altrove: nel Veneto, in particolare, ove la coltura è da qualche anno in ripresa (come sta accadendo anche nell’Italia centrale, ove interi paesi sì sono uniti in cooperativa a questo scopo). I metodi sono un poco cambiati, la «bigatèra» che un tempo ospitava i «cavale» è stata in qualche caso sostituita da ampi capannoni, credenze e superstizioni sono scomparse: ma il ciclo vitale del baco da seta è rimasto immutato, e l’impegno che si richiede al bachicoltore non è meno grave, anche se oggi egli può essere aiutato nel suo lavoro da qualche attrezzatura più moderna. Il servizio è di Gino Macconi e Gianna Paltenghi.

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22 aprile 2022
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