Le stazioni della vita di Marco Borradori
Le stazioni della vita di Marco Borradori
Un cordoglio unanime e spontaneo, un abbraccio collettivo al di là degli schieramenti partigiani. La morte improvvisa dei Marco Borradori (1959-2021) ha disoriento e lasciato increduli. Stroncato da un arresto cardiaco, il sindaco di Lugano come ogni politico divideva l’opinione pubblica. Leghista, ma un po’ anomalo nella sua impostazione liberale e moderata, Borradori è stato un politico capace di raccogliere ampi consensi al di fuori del suo schieramento partitico. Affabile, disponibile al dialogo e al confronto con i giornalisti, è sempre stato nei 18 anni in governo e negli otto anni in Municipio campione di popolarità. Il suo atteggiamento improntato al consenso non ha raccolto solo plausi, da diverse parti sono giunte anche accuse di opportunismo. Ma il cordoglio unanime e spontaneo che ha fatto seguito alla notizia della sua scomparsa assume in contorni di un abbraccio collettivo. Borradori è stato protagonista politico e umano degli ultimi trent’anni di storia del Canton Ticino.
L’8 dicembre 2013 Marco Borradori fu ospite del programma televisivo «Il gioco del mondo» condotto da Maurizio Canetta. Un lancio di dadi casuale per raccontarsi, attraverso le stazioni della propria vita.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.