Tomba dei tre fratelli – Antico cimitero di Neggio
Tomba dei tre fratelli – Antico cimitero di Neggio
Tomba tripla a ricordo di Simone, Tommaso e Radegonda Banchini. Si notino la clessidra alata, il Chrismon, l'alpha e omega, le torce rovesciate, e le ossa incrociate. L'epitaffio, duramente offeso dal tempo, legge:
«Alla memoria di due fratelli e d'una sorella Banchini.»
«Simone. D'integerrimi costumi [...] carissimo [...] colto da penosa meningite [...] 1846, lasciando parenti delusi. »
«Tommaso. Dell'ordine dei precettori dopo XXX [...] di vita [...] piena di re [...] di saf[...]le [...] scalogna. Mirabile esempio [...]nazione. MDCCCII.»
«Radegonda. Fosti pia e religiosa [...] a coglier la corona delle vergini. Ci resta l'esempio ed il conforto. Il 20 ottobre 1846.»
«Figli fratelli, or che uniti siete e [...] padri nostri in cielo, come fu sempre vostro sogno in terra. [...] a [...]dolo e la prece [...] di ricongiungerci nel seno di Dio.»
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A pochi passi dall'attuale cimitero di Neggio, sorge il ben più antico cimitero vittoriano, ormai abbandonato e caduto in rovina. Tutelato dall'Ufficio dei beni culturali in quanto bene protetto, dell'architettura originale non sono rimaste che poche lapidi ed edicole, alcune ancora in buono stato, altre fatiscenti. Poco si sa sulla sua costruzione e su coloro che ivi riposano, se non che si trattasse prevalentemente di patroni di Neggio vissuti tra l'ottocento e i primi del novecento.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.