Val Bavona: Frazione di Roseto
Val Bavona: Frazione di Roseto
La foto ritrae Roseto in Valle Bavona. La strada sterrata e stretta passava ancora sulla sinistra e Roseto era raggiungibile attraverso un ponte in legno sul fiume. Dalla "Capela d'Arièt", sulla sinistra dell'immagine, si poteva facilmente vedere il nucleo della terra bavonese. Il bosco non nascondeva ancora la vista alla gente di passaggio. Il sole raggiungeva il sentiero e la piccola cappella oggetto di culto. Come una finestra aperta sulla valle, Roseto si poteva ammirare già da lontano con i suoi prati terrazzati. Negli anni il bosco golenale, protetto dalle moderne leggi forestali ... (?!), è cresciuto a dismisura e nasconde una perla di architettura rurale armoniosa; allora ci accontentiamo delle foto storiche. Interessante notare l'assenza di elementi deturpanti quali i pannelli solari, oggi posti praticamente su ogni tetto, come pure altri elementi di costruzione (tettoie in plastica, tetti in eternit, uso del cemento in vari modi), materiali ben lontani dall'uso esclusivo della pietra. L'unico elemento era la calce per intonacare un poco qualche facciata delle case o il contorno delle finestre per portare luce all'interno e impedire alle lucertole o topi di entrare in casa. Le necessità del mondo attuale, chiamato moderno, non erano ancora una prerogativa indispensabile per poter vivere in valle. Fortunatamente, con una sensibilità diversa, si cerca ora di intervenire al meglio eliminando il più possibile gli elementi deturpanti ricuperando e ritornando alla bellezza originale che è natura nella natura, pietra con la pietra, ben consapevoli che alcuni compromessi devono e dovranno essere accettati. Una valle il cui destino è radicalmente cambiato: da civiltà contadina a spazio per il tempo libero, regolamentato e piacevole, fruibile per tutti coloro che cercano la meraviglia di un regalo antico fatto di fatiche, giunto quasi intatto fino a noi e a cui dobbiamo rispetto e riconoscenza. La valle Bavona è stata inserita nel patrimonio Nazionale e Cantonale dei siti protetti e una struttura ad hoc, la Fondazione Valle Bavona, con sede a Cavergno (Comune di Cevio), è strumento di indirizzo e supporto edilizio o di recupero storico divenuto indispensabile per un territorio unico e irripetibile del nostro Ticino.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.