Mozart all’organo di Monte Carasso
Mozart all’organo di Monte Carasso
Il programma televisivo «Piaceri della musica», di cui era produttore il musicologo Carlo Piccardi, il 6 aprile 1980 mandò in onda un concerto dell’Accademia Claudio Monteverdi di Venezia registrato nella Chiesa Parrocchiale dei SS Bernardino e Girolamo a Monte Carasso. Si trattò di un repertorio tutto mozartiano per chiesa. L’organista era Hans Ludwig Hirch, violoncellista Pietro Serafin, violinisti Mauro Loguercio e Bruna Barutti.
Il concerto all’organo di Monte Carosso fu presentato a pagina 4 del settimanale «Teleradio7» in edicola per la settimana dal 5 all’11 aprile 1980:
La sonata da chiesa mozartiana porta il nome del genere secentesco che in Italia conobbe una notevole evoluzione per poi vegetare negli ultimi decenni del Settecento. Oltre a questa situazione Mozart viveva a Salisburgo in uno stato pesantemente condizionato da un Colloredo impegnato a riformulare il suo ruolo di principe arcivescovo e a bandire dalla Chiesa la pompa. Così si spiega la lettera del 1776 in cui il giovane musicista descrive a padre Martini i limiti a cui un compositore doveva sottostare in una messa a cui non era consentito di superare i tre quarti d’ora di durata. Ora la Sonata dell’Epistola, così veniva chiamata la sonata da chiesa per il suo inserimento tra l’epistola e il vangelo della messa, per attenersi a tale norma non poteva superare i tre minuti. Di qui la sua forma essenziale, con lo sviluppo ridotto a poche battute, priva di virtuosismi e parca nella strumentazione: due violini e basso, senza viola, come nei brani che Mozart avrebbe composto più tardi per il carnevale di Vienna, secondo una prassi popolaresca che qui è evocata come rifermento a un bisogno di economia espressiva. Proprio per tutte queste limitazioni, la sonata da chiesa così concepita poteva essere il banco di prova di un genio che effettivamente è capace di far dimenticare all’ascoltatore le remore formali a cui era costretto a piegarsi e che non gli impedirono di dispiegare un discorso in condizione di far convergere in poche battute tutta la ricca sostanza dialettica della sua concezione.
Il programma eseguito a Monte Carasso prevedeva queste opere di Mozart: Sonata in fa maggiore da chiesa, KV244; Sonata in re maggiore da chiesa", KV245; Sonata in sol maggiore da chiesa, KV274; Sonata in do maggiore da chiesa, KV328.

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