Lapide della famiglia Soldati – Antico cimitero di Neggio
Lapide della famiglia Soldati – Antico cimitero di Neggio
Lapide a ricordo di svariati membri della famiglia Soldati, eretta presumibilmente sul finire dell'ottocento. La stele superiore cita:
«Teresa Trezzini, vedova del pittore Agostino Soldati, morì d'anni 69 addi 26 maggio 1869. Alla benedetta memoria di sua madre, il figlio Antonio pose.»
La stele sottostante, incorniciata tra due fiaccole rovesciate, cita invece:
«Alla venerata memoria di Giulia Rusca, vedova del dottor Antonio Soldati, nata nel 1833, morta il 20.2.1898; Domenico, Ester e Pietro Soldati, morti sul fiore di loro giovinezza nel lasso di XLV giorni, l'anno MDCCCLXXVIII; questo segno di affetto e di dolore i genitori e i fratelli posero.»
«Pria che la umana labe contaminasse le anime vostre, giovani e puri, il Signore vi chiamò a parte della sua eredità.»
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A pochi passi dall'attuale cimitero di Neggio, sorge il ben più antico cimitero vittoriano, ormai abbandonato e caduto in rovina. Tutelato dall'Ufficio dei beni culturali in quanto bene protetto, dell'architettura originale non sono rimaste che poche lapidi ed edicole, alcune ancora in buono stato, altre fatiscenti. Poco si sa sulla sua costruzione e su coloro che ivi riposano, se non che si trattasse prevalentemente di patroni di Neggio vissuti tra l'ottocento e i primi del novecento.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.