Tavola Commemorativa: Giovanni Polti fondatore delle cave di gneis di Arvigo
Tavola Commemorativa: Giovanni Polti fondatore delle cave di gneis di Arvigo
Arvigo è il capoluogo della valle Calanca (Circolo di Calanca). Prima di entrare in paese, sulla sinistra saltano subito all’occhio le enormi cave per l’estrazione dello gneis, a volte impropriamente definito “granito”. Se è vero che gneis e granito sono composti dagli stessi minerali principali (quarzo, feldspato e mica), lo gneis ha una struttura spesso stratificata mentre i graniti sono di struttura macroscopica più omogenea.
Lo gneis è una roccia metamorfica formatasi circa 300 milioni di anni fa. Esso si sollevò poi con la formazione della catena alpina circa 65 milioni di anni fa. Nel 1920 Giovanni Polti, scalpellino, che da lavoratore di blocchi trovati (da frane o trasportati dalla Calancasca) decise di estrarre il materiale direttamente dalla montagna, alle pendici orientali del Pizzo di Claro, aprendo la prima cava, dando così lavoro alla manodopera locale in una valle povera e senza altre aziende industriali. L’impresa fu poi portata aventi dai figli. Oggi la cava della Alfredo Polti SA si estende su di una superficie di oltre 11 ettari da cui si estraggono 140 tonnellate di materiale al giorno.
Ad Arvigo si è dedicata una piazza a Giovanni Polti e nella foto vediamo la lapide commemorativa – naturalmente incisa nello gneis locale!
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.