Gli anni Sessanta in TV – Prima parte
Gli anni Sessanta in TV – Prima parte
In un dossier dedicato al Sessantotto, c'è parso necessario inserire un'antologia di brevi video in grado di documentarie il contesto sociale in cui attecchì e si sviluppò la contestazione giovanile degli anni Sessanta. Sono tutti video della RSI - allora TSI - e, a cinquant'anni di distanza, ci fanno comprendere di quali elementi era composto l'«immaginario» dei cittadini della Svizzera italiana. Qual era il loro «menu televisivo», nel quale s'inserivano le notizie di un mondo giovanile un profondo cambiamento.
L'elenco della prima parte dedicata agli anni Sessanta è questo:
Come nasce una diretta TV:
"25 persone per un'emissione televisiva" (da "Tempo nostro", 6 novembre 1963), di Norberto Ravenna e Sandro Cortella
La Coppa al FC Lugano:
"Il Lugano vince la finale di Coppa svizzera" (da "Obiettivo sport", 15 aprile 1968), di Renato Ranzanici [cfr A137216];
Mina con la Radiosa:
"Gala 62" (14 aprile 1962), regia di Marco Blaser
Il Messico oltre le Olimpiadi:
"Messico" (da "Il punto", 25 ottobre 1968), di Marco Blaser
Alberto Giacometti:
"Alberto Giacometti" (da "Tavolozza", 11 febbraio 1963), di Sergio Genni
La protesta del mondo beat:
"La protesta del mondo beat" (da "Vita d'oggi", 20 giugno 1967), di Chris Wittwer
Ticino in vendita:
"Ticino in vendita" (da "Tempo nostro", 11 gennaio 1963), di Rinaldo Giambonini
La Nazionale del Gottardo:
"Strada nazionale N2" (da "Zig Zag", 3 dicembre 1969), di Romeo Zali
La seconda parte degli anni Sessanta in TV è anch'essa presente nel dossier dedicato al Sessantotto, così come la prima e la seconda parte degli anni Settanta.
Questa antologia, curata da Fiorenza Canetta e da Matilde Gaggini, andò in onda l'8 ottobre 2014.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.