La «Costa dei barbari» è la trasmissione più longeva della storia della RSI. Iniziata nel 1959, con un’interruzione di tre anni all’inizio degli anni Ottanta, è arrivata fino all’alba del nuovo millennio.
Ideata da Bixio Candolfi e Gabriele Fantuzzi, con lo pseudonimo collettivo di Franco Liri, la trasmissione si propone come «guida pratica e scherzosa per gli utenti della lingua italiana». A presentarla sono per decenni gli attori Febo Conti, Luigi Faloppa e Flavia Soleri (all’inizio Franca Primavesi). A redigere i copioni è Franco Liri (che dopo la morte di Gabriele Fantuzzi, nel dicembre del 1977, sarà ormai pseudonimo del solo Candolfi). Il tono è leggero, scanzonato. La trasmissione settimanale, della durata di una mezz’ora, è scandita da sigle e siparietti, con una sonorizzazione vivace. Ha scritto Ugo Fasolis nel 1984: «L’emissione potrebbe portare la palma di un premio, anche internazionale, sul modo di divertire ed insegnare mediante la radio. La vastissima simpatia che ha sempre circondato l’emissione è dovuta alla bravura di tanti. Ma è, mi pare, la sintesi di una persona, tra le poche a capire una quantità di bisogni e stimoli propri di quella parte di ticinesi che sa essere appropriatamente a cavallo tra Ticino e Italia. Invenzioni, allegrie, ricerche serissime, risposte sensate e incontrovertibili…». Le «ricerche serissime», ma anche la grande curiosità linguistica, sono testimoniate dai testi utilizzati da Franco Liri per preparare la trasmissione, nonché dalla corrispondenza con gli amici e consulenti Ottavio Lurati e Giovanni Orelli, con il linguista italiano Luciano Satta, con Luigi Faloppa o con il fedele ascoltatore/collaboratore Renzo Cattaneo. La popolarità, oltre che dalla longevità della trasmissione, è dimostrata dalle lettere e dalle segnalazioni degli ascoltatori, su cui in parte si costruiva la «Costa».
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.