Passato, presente e futuro del Salmo svizzero
Passato, presente e futuro del Salmo svizzero
Articolo uscito nel 2017, sul periodico "La Turrita"
Nel 2016 il Salmo svizzero festeggia un triplice anniversario: i 175 anni da quando fu composto ed eseguito per la prima volta, i 55 dalla sua accettazione come canto nazionale provvisorio e i 35 dalla consacrazione quale inno ufficiale della Confederazione. Prima del 1841 la Svizzera aveva già un inno nazionale: era il Ci chiami o patria, il cui testo era stato composto da Johann Rudolf Wyss nel 1811. Cantato sulla melodia dell’inglese God save the King (Queen), fu oggetto di molte critiche soprattutto perché ritenuto musicalmente incompatibile con l’identità elvetica. Nel corso del ventesimo secolo, con l’intensificarsi dei rapporti internazionali, l’esecuzione di due inni praticamente identici creò non poche situazioni imbarazzanti. Ciò nonostante, fu solo nel 1961 – e in via provvisoria per un periodo di tre anni che il Consiglio federale scelse come nuovo inno nazionale il canto che inizia col verso Quando bionda aurora.
Autore articolo: Danilo Mazzarello
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Archivio Museo della Memoria: MDM0327
Foto
Alberik Zwyssig, compositore della musica del Salmo svizzero.
Leonhard Widmer, autore del testo dell’odierno inno nazionale.
La prima pagina del manoscritto del Salmo svizzero
La partitura del nuovo inno proposto dalla Società svizzera di utilità pubblica.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.