Le incisioni rupestri della Valle Camonica
Le incisioni rupestri della Valle Camonica
Realizzata da Fabio Bonetti, questa puntata di «Situazioni e testimonianze» andò in onda il 19 aprile 1974 ed è dedicata delle incisioni rupestri della Valle Camonica. Si tratta di petroglifi opera dei Camuni.
I Camuni erano un popolo dell’Italia antica di lingua preindoeuropea vissuto in Val Camonica, dove si insediarono circa nel 8000 a.C. nell’attuale provincia di Brescia nelle Alpi centrali, nell’età del ferro. I Camuni sono ricordati dalle fonti storiografiche classiche a partire dal I secolo a.C.; l’epoca precedente, corrispondente in Val Camonica all’Età del ferro soprattutto dal vastissimo corpus costituito dalle centinaia di migliaia di incisioni rupestri, per cui sono diventati famosi. Sottomessi a Roma all’inizio del I secolo d.C., i Camuni furono progressivamente inseriti nelle strutture politiche e sociali dell’Impero romano: pur conservando margini di autogoverno, fin dalla seconda metà del I secolo ottennero la cittadinanza romana, subendo poi - come tutti i popoli della Gallia cisalpina - un rapido processo di latinizzazione sia linguistica, sia culturale, sia religiosa. Lasciarono oltre 300 000 incisioni rupestri.
L’intervistato è Emmanuel Anati, direttore del Centro Studi sull’Arte Rupestre Camuna.
I produttori e gli autori di programmi televisivi come «Meridiana» negli anni Sessanta e «Situazioni e testimonianze» del decennio successivo s’impegnarono in una divulgazione culturale non limitata soltanto a quanto avveniva nel territorio della Svizzera italiana, ma anche nelle regioni della Lombardia e del Piemonte vicine ai nostri confini, dove operavano donne uomini di cultura che avevano un constante rapporto con il Ticino o le vallate italofone dei Grigioni. Gli esempi documentati nel portale «lanostraStoria.ch» sono numerosi, rintracciabili in particolare nelle puntate di «Situazioni e testimonianze», talvolta prodotte da Bixio Candolfi, altre volte da Eros Bellinelli.
Sullo stesso e affascinante argomento «Situazioni e testimonianze» tornò il 9 luglio 1976 con una puntata del programma realizzata da François Dayer.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.