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Lettera di papa Leone XIII alla Società di Pio IX, sezione Ticino, 1897 (p.1)

Lettera di papa Leone XIII alla Società di Pio IX, sezione Ticino, 1897 (p.1)

1897
Luigi Maffezzoli

Il 4 agosto 1897 l'assemblea cantonale della Società di Pio IX (come si chiamava allora l'Azione cattolica ticinese) riunitasi a Balerna si aprì con la lettura di un Breve pontificio di Leone XIII che esortava i cattolici ticinesi a essere «un cuore solo ed un'anima sola» e a professare al Pastore della diocesi riverenza e obbedienza. Il compito di parlare sull'esigenza dell'unità della stampa cattolica e della necessaria obbedienza al vescovo fu affidato a Giuseppe Motta, futuro consigliere federale. L'adunanza chiamò poi alla presidenza l'avv. Fedele Moroni .

Dal canto loro i «respiniani» (fedeli a Gioachimo Respini, in rotta col vescovo Molo) celebrarono a Cevio, il 14 ottobre, una sorta di assemblea alternativa che confermò il seguito di cui godevano, anche tra il clero, nelle regioni attorno a Locarno. Sembra che durante quella festa alcuni sacerdoti si rifiutarono di associarsi agli evviva e ai brindisi proposti all'indirizzo del vescovo.

Qui è riportato l'originale del Breve di Leone XIII, conservato negli archivi dell'Azione cattolica ticinese.

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  • Luigi Maffezzoli

    Il 4 agosto 1897 l'assemblea cantonale della Società di Pio IX (come si chiamava allora l'Azione cattolica ticinese) riunitasi a Balerna si aprì con la lettura di un Breve pontificio di Leone XIII che esortava i cattolici ticinesi a essere «un cuore solo ed un'anima sola» e a professare al Pastore della diocesi riverenza e obbedienza. Il compito di parlare sull'esigenza dell'unità della stampa cattolica e della necessaria obbedienza al vescovo fu affidato a Giuseppe Motta, futuro consigliere federale. L'adunanza chiamò poi alla presidenza l'avv. Fedele Moroni . Dal canto loro i «respiniani» (fedeli a Gioachimo Respini, in rotta col vescovo Molo) celebrarono a Cevio, il 14 ottobre, una sorta di assemblea alternativa che confermò il seguito di cui godevano, anche tra il clero, nelle regioni attorno a Locarno. Sembra che durante quella festa alcuni sacerdoti si rifiutarono di associarsi agli evviva e ai brindisi proposti all'indirizzo del vescovo. Qui è riportato l'originale del Breve di Leone XIII, conservato negli archivi dell'Azione cattolica ticinese.

Luigi Maffezzoli
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9 aprile 2020
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