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Stucchi nel Ticino: Blenio e Leventina

24 ottobre 1976
RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

All’inizio del 1975, per il programma televisivo «Situazioni e testimonianze», Eros Bellinelli affidò allo storico dell’arte Piero Bianconi il compito di realizzare sei servizi televisivi dedicati all’arte dello stucco in Ticino: «Stucchi in Ticino». Bianconi fu affiancato dal regista Paul Lehner.

Questa sesta ed ultima puntata andò in onda il 24 ottobre 1976. Girata in Valle di Blenio e in Valle Leventina, è un viaggio alla scoperta degli stucchi romanici della chiesa di San Giorgio a Castro e della chieda di San Remigio a Corzoneso; degli stucchi barocchi della chiesa di San Martino a Malvaglia, della chiesa di San Martino a Olivone, della cappella della Madonna a Corzoneso, della chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Lottigna, della chiesa di San Michele a Giornico e della chiesa di San Secondo a Ludiano.

L’intero territorio ticinese, sia che si percorrano i tornanti che si inerpicano attraverso le valli o che si segua il profilo dei laghi, offre un panorama ricchissimo di chiese e palazzi meravigliosamente adorni di decorazioni in stucco. A partire dal XVI secolo infatti, schiere di artisti si resero responsabili della realizzazione di sontuosi apparati per nobilitare, con una tecnica antica, le cattedrali, gli oratori, le parrocchiali e gli edifici civili della propria terra, praticandola e padroneggiandola al punto da divenire veri e propri specialisti, chiamati a lavorare nei paesi di tutta Europa.

La loro abilità tecnica, le loro capacità organizzative e il loro lessico iconografico li rendevano dei professionisti richiesti in tutta Europa, dai principi e regnanti fino alle piccole committenze locali. Durante la forzata pausa invernale, questi artisti, legati principalmente a un’emigrazione di tipo stagionale, facevano ritorno al paese d’origine, dove si impegnavano ad abbellire la propria dimora o gli edifici sacri della propria regione.

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5 giugno 2020
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