L’anemia del San Gottardo
L’anemia del San Gottardo
Girato ad Airolo, al San Gottardo e a Milano, Bruno Soldini è l’autore di questo servizio andato in onda il 18 maggio 1982 nel programma televisivo «Orsa maggiore». Cent’anni prima, veniva inaugurata la galleria ferroviaria del San Gottardo, che collega Airolo a Göschenen. Iniziata nel 1872, era lunga quasi 15 chilometri. Dodicimila furono gli operai (molti di loro italiani) che si avvicendarono in galleria nel corso di 10 anni, operando in condizioni di lavoro estreme. Centosettantasette di loro morirono in incidenti ma molti di più (forse 800 a partire al 1880) furono le vittime della "malattia dei minatori", una gravissima anemia (chiamata poi "anemia del Gottardo") causata da un verme parassita appartenente al genere anchilostoma, che prolifica dove le condizioni igieniche risultano carenti. Fu un medico piemontese, Edoardo Perroncito a chiarire il ciclo vitale completo del parassita (la larva penetra attraverso il derma dei piedi e delle mani fino a raggiungere l’intestino) e a trovare una terapia efficace con la quale molti minatori furono curati. Queste malattie parassitarie sono ancora presenti in quelle regioni del mondo dove l’attività quotidiana dell’uomo è a contatto con acqua stagnate e melmosa e le condizioni igieniche scarse.
Gli intervistati sono: Basilio Peduzzi, abitante Airolo; Raffaele Peduzzi, professore all’Università di Ginevra, ed Ettore Grimaldi, professore all’Università Statale di Milano.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.