La prima volta in cui, nel «Radiotivù» (la rivista settimanale dei programmi della radio e televisione), si menziona la trasmissione «Riuniti per Natale» è nel numero 51, pubblicato per la settimana dal 22 al 28 dicembre 1963. L'articolo (che potete leggere in una immagine di questa raccolta), cominciava con queste parole: «Riuniti per Natale è l'emissione natalizia, realizzata dalla Televisione della Svizzera italiana in collaborazione con la compagnia aerea AIR INDIA, che verrà messa in onda mercoledì 24 dicembre, vigilia di Natale, alle ore 20. Come è noto, questo programma intende portare nelle case di coloro che hanno un congiunto emigrato nell'Oriente e in Australia, il saluto, filmato, del parente lontano.»
Quella prima edizione, così come quelle del 1964, 1965 e il 1966, non è stata conservata, ma nel Natale del 1967, la TSI trasmise due sintesi delle quattro precedenti puntate, contribuendo a fare di «Riuniti per Natale» la più popolare trasmissione degli anni Sessanta e Settanta, quando la televisione, per la prima volta, permise alla popolazione Ticinese di avere una testimonianza diretta di chi lasciò il molti decenni prima il proprio paese, o dei suoi discendenti. L'effetto di identificazione fu totale, e la televisione, con una forza sconosciuta prima, produsse una collettiva presa di conoscenza di una passato migratorio non ancora estinto. «Un format popolare e all'avanguardia - scrive Mattia Bertoldi - rimasto nella memoria della gente grazie alle immagini e alle parole del trio Dario Bertoni, Sergio Locatelli ed Enzo Regusci che ogni anno visitava una diversa regione del mondo per incontrare i protagonisti della nostra diaspora. »
Un questa raccolta di «lanostraStoria.ch» abbiamo pubblicato tutte le puntate di «Riuniti per Natale» conservate delle Teche della RSI, anche le edizioni realizzate dopo il 2015, quando - a distanza di cinquant'anni dal lavoro di Dario Bertoni, Sergio Locatelli ed Enzo Regusci - la RSI tornò di là dell'Atlantico «a caccia dei discendenti delle persone intervistate allora per capire in che modo si sono evolute le famiglie svizzero-italiane radicatesi nell'Ovest degli Stati Uniti».
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.