Il Ticino spiegato a chi aveva vent’anni nel 1970: così potrebbe essere oggi definita questa serie di documentari realizzati tra il 1973 e il 1974 da Athos Simonetti e Sergio Genni. In quegli anni, «VROUM» era il programma televisivo esplicitamente realizzato dall’allora TSI per i giovani. Gli argomenti erano i più vari, andato dalla musica alla vita sociale, passando dalla storia. Genni si era già distinto per una spiccata capacità di documentare le rapide trasformazioni che conobbe il territorio dagli anni Cinquanta in poi, registrando l’accelerazione conosciuta nei due decenni successivi. Chi, meglio di lui, poteva raccontare ai giovani com’era cambiato il Ticino?
L’aspetto oggi più evidente di questa serie di sei documentari è l’attenzione estremamente viva al mondo rurale. L’economia del castagno, i pascoli, i boschi, le cave all’inizio degli anni Settanta vengono presentate come attività, sì, in via di rapida trasformazione, ma nondimeno ancora presenti. Solo nel primo capitolo, quello dedicato all’edilizia, si parla di quell’urbanizzazione che avrebbe trasformato il Ticino in una caotica città, cresciuta lungo l’asse autostradale; e nell’ultimo, laddove si descrive l’assedio dell’edilizia ai terreni prima dedicati alla vigna.
Si comprende bene che, se il pubblico al quale sono destinati questi documentari è un pubblico di giovani, l’immaginario è quello dei loro padri, vale a dire di una generazione che conobbe la seconda guerra mondiale e che visse sia il Ticino rurale e agricolo, sia il Ticino del boom edilizio e del Terziario in espansione continua. Ai giovani si chiedeva di prestare attenzione ad un mondo, del quale non avevano e non avrebbero mai più fatta esperienza diretta.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.