Per la Svizzera italiana, a lungo, i Colloqui di Eranos sono stati una sorta di «mondo parallelo». Fin dal 1933, prima a Casa Gabriella poi a Casa Eranos, grazie al lavoro di persuasione promosso da Olga Fröbe-Kapteyn, giunsero da tutto il mondo i maggiori studiosi di religioni orientali e occidentali. La lista dei nomi illustri è lunghissima: Martin Buber, Carl Gustav Jung, Mircea Eliade, Károly Kerényi, James Hillman, Karl Löwith, Erich Neumann, Adolf Portmann, Gershom Scholem, Paul Tillich, Marie-Louise von Franz, Heinrich Zimmer, nonché gli italiani Ernesto Buonaiuti, Raffaele Pettazzoni e Giuseppe Tucci.
Il primo incontro ebbe come tema « Yoga e meditazione in Oriente e in Occidente», e la scansione annuale degli colloqui non s'interruppe neppure durante la seconda guerra mondiale, quando, dopo una serie di conferenze dedicate al tema della liberazione così come sviluppato in Oriente e in Occidente, l'argomento dominante a Casa Eranos fu la Gnosi.
In questa prima fase, Olga Fröbe-Kapteyn condusse i Colloqui fino al 1961. Dal 1962 al 1967, fu Adolf Portmann il promotore delle conferenze, a partire dal 1968 affiancato da Rudolf Ritsema, che dal 1982 al 1988, definì i temi degli incontri, riportando la sala di conferenze di Casa Eranos ad essere «luogo di incontro tra Oriente ed Occidente» (Begegnungsstätte zwischen Ost und West), come suggerito da Carl Gustav Jung ad Olga Fröbe-Kapteyn.
Nel 1989 prese avvio una seconda fase dei Colloqui di Eranos, questa volta più marcatamente filosofica e meno mistica.
La prima documentazione video disponibile nelle Teche della RSI risale alla metà degli anni Sessanta. Si tratta di servizi televisivi che davano conto dei colloqui allora in corso. Gli anni Settanta presentano una lacuna, mentre dal decennio successivo in poi si moltiplicano i brevi documentari dedicati alla storia dei Colloqui di Eranos, spesso intrecciata a quella dei Monte Verità. Sono gli anni in cui la Svizzera italiana, in pratica, va alla ricerca di quel «mondo parallelo» che ebbe luogo ad Ascona.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.