Originario di Viganello, Emilio Rissone - deceduto nel 2017 - era nato nel 1933. Dopo le scuole dell'obbligo, aveva conseguito il diploma di commercio a Lucerna. Nella stessa città, tra il 1952 e il 1957, aveva studiato alla Kunstgewerbeschule, sezione grafica, con Max Von Moos. Successivamente, si era trasferito in Inghilterra, alla Britisch School of Design.
Nel 1960 fu cofondatore del Centro Scolastico Industrie Artistiche di Lugano (CSIA), assumendo il ruolo di docente di illustrazione grafica.
Nella sua opera artistica si era dedictoa specialmente al disegno calligrafico e alla pittura materica, interessandosi particolarmente alla plasticità del vetro-ceramica come mezzo espressivo. Ha illustrato numerose pubblicazioni storiche, artistiche e didattiche, svolgendo la sua attività di illustratore anche per periodici e quotidiani.
Ha decorato, in particolare con vetrate e mosaici, numerosi edifici pubblici e luoghi sacri tra i quali, le vetrate in vetrocemento nella Chiesa Santa Teresa a Viganello; le vetrate e le lampade nella Chiesa Evangelica Riformata a Lugano; la vetrata rilievo nella Banca Unione di Credito a Manno.
Cominciò ad esporre nel 1957, a Lucerna, e la sua ultima esposizione ebbe luogo a Lugano, nel 2014. Su di lui, introducendo cataloghi di mostre, scrissero Eros Bellinelli, Adriano Soldini e Grytzko Mascioni.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.