Maggy: «Prima di conservarlo, un ricordo bisogna viverlo»
Maggy: «Prima di conservarlo, un ricordo bisogna viverlo»
Articolo apparso nel numero di giugno 2016 nella Rivista di Lugano
Nata nella Repubblica Dominicana nel 1963, Adelina Bucher, Maggy per gli amici, cresce in un villaggio dell’isola caraibica, isolato e senza elettricità.
Molte bambine come lei a Natale ricevevano l’uncinetto e imparavano a lavorarvici, per poi passare all’ago attorno all’età di 14 anni.
Una tradizione diffusa nelle campagne dominicane, trasmessa di generazione in generazione come mezzo di svago. Al contrario delle sue coetanee, Maggy si appassiona al mondo del ricamo tanto da farne la sua professione. Nel 1986 visita il Ticino per turismo innamorandosi dei suoi paesaggi e dello stile di vita dei suoi abitanti. Decide così di stabilirsi per mettere su famiglia e aprire la propria attività.
«In Europa ho cominciato a rendermi conto delle differenze fra ricamare con i pochi colori disponibili a casa e con uno schema ben preciso, e farlo con decine di colori diversi. A Santo Domingo torno tutti gli anni per le vacanze con la famiglia
ma anche per seguire un gruppo di bambine a cui sto insegnando il ricamo, anche se oggi rappresenta una tradizione meno accentuata, poiché le bambine sono più libere di fare ciò che vogliono». (…)
Autore articolo: Nicoletta Maestrini
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Archivio Museo della Memoria: MDM0231
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.