Mandricardo Capulli
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Mandricardo... Mandricardo... Il nome suona familiare, ma dove l’ho già sentito? La risposta non la porta il vento, ma una breve e intensa chiacchierata con Mandricardo Capulli, di San Pietro di Stabio, collezionista per passione, cultore del vintage con un amore per le biciclette, «che oggi sono considerate d’epoca, ma alcune di queste quand’ero ragazzo le incrociavi sulle strade del Lago Maggiore, a Verbania». E il suo nome, dunque? Anche per quello bisogna ‘pedalare’ indietro nel tempo: «Il mio bisnonno lavorava alla Biblioteca Vaticana; stiamo parlano della fine dell’800, quando tra le mani si ritrovò una copia del capolavoro dell’Ariosto, l’Orlando furioso (1516)». E così ai figli diede alcuni dei nomi dei personaggi del poema cavalleresco: Mandricardo toccò al nonno del nostro interlocutore... e infine a lui. Ma torniamo alle bici: «Oggi ne posseggo un centinaio, raccolte in oltre tre decenni: alcune dall’indubbio valore agonistico, Ma senza condivisione, uso e riuso non c’è gioia; per questo dal 2016 Mandricardo organizza La Belvedere Mendrisio, una «ciclostorica sulle strade che hanno fatto la storia del ciclismo», evento non competitivo e aperto a tutti. Per saperne di più date un occhio al sito labelvedere.org. Scoprirete un mondo
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.