Fondazione Pellegrini Canevascini
La Fondazione Pellegrini Canevascini è sorta nel 1965 – allora come Fondazione Piero Pellegrini – per ricordare l’opera, il pensiero e il nome di Piero Pellegrini (1901-1959), giornalista e uomo politico, di Guglielmo Canevascini (1886-1965), figura storica del socialismo ticinese, e di Marco Pellegrini (1941-1972) storico e pioniere delle ricerche sul clima, come pure per sottolineare con l’azione gli interessi etici, sociali e intellettuali che hanno costantemente animato il loro impegno.
Lo scopo viene perseguito attraverso il ricupero e il riordinamento di archivi e documenti relativi alla storia del movimento operaio nella Svizzera italiana, tramite la promozione di studi e ricerche e la pubblicazione di opere sulla storia sociale, con particolare riguardo alla formazione etico-politica dei cittadini.
Con la sua attività archivistica, le ricerche e le pubblicazioni di storia sociale e del lavoro, la Fondazione ha contribuito a costruire la storiografia del movimento operaio e socialista nella Svizzera italiana, quasi inesistente fino a mezzo secolo fa.
La Fondazione Pellegrini Canevascini gestisce e conserva un centinaio di fondi archivistici, che contengono documenti cartacei, migliaia di fotografie, registrazioni sonore e documenti audiovisivi.
Pasquale Genasci e Gabriele Rossi hanno pubblicato nel volume Altre culture (a cura di Nelly Valsangiacomo e Francesca Mariani Arcobello, Bellinzona, 2011) un contributo che ripercorre analiticamente la storia della FPC: Dalla formazione alla Fondazione: i 50 anni della FPC
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.